The Bassarids di Hans Werner Henze
Opera seria in un atto su libretto di W.H. Auden e Chester Kallman
The Bassarids (Le Bassaridi) è tra i capolavori teatrali di Hans Werner Henze, rappresentata per la prima volta a Roma nel 2015 (la rappresentazione d’esordio si ebbe a Salisburgo nel 1966), aprendone la stagione. La musica è scritta sul testo dei poeti W. H. Auden e Chester Kallman, tratto da Le Baccanti di Euripide. «Ho accolto con entusiasmo la proposta di mettere in scena The Bassarids – ha dichiarato il regista –, e come poteva essere il contrario? Un teatro che ha finalmente il coraggio di aprire la stagione con un'opera del secondo Novecento, di un autore che ho sempre amato come Henze e su un libretto che mi consente di continuare il mio lungo viaggio nella tragedia greca (un viaggio che proprio a Roma ha avuto delle tappe fondamentali come Edipo re e Edipo a Colono). Ma nell'insieme è proprio partecipare a questa nuova stagione dell'Opera di Roma che dà un senso di azione e di rinascita. The Bassarids è una magistrale riscrittura delle Baccanti di Euripide, un testo tra i più misteriosi e perturbanti, che scava nel disordine indomabile che è dentro ogni essere umano e dunque dentro ogni società. Saranno proprio i due piani, quello interiore e quello politico, che cercherò di mettere in scena nello spettacolo».
In un premiato allestimento, fatto di specchi e deformanti e cavità dalle quali emergono gli individui dionisiaci, Martone installa il forte impianto psicologico dell’opera.
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Stagione 2015/2016 del Teatro dell’Opera di Roma
Pentheus: Russell Braun
Cadmus: Mark S. Doss
Tiresias: Erin Caves
Capitano della Guardia Reale: Andrew Schroeder
Agave: Veronica Simeoni
Autonoe: Sara Hershkowitz
Beroe: Sara Fulgoni
Direttore: Stefan Soltesz
Regia: Mario Martone
Maestro del Coro: Roberto Gabbiani
Scene: Sergio Tramonti
Costumi: Ursula Patzak
Movimenti Coreografici: Raffaella Giordano
Luci: Pasquale Mari
Regia televisiva: Carlo Gallucci
La storia, che racconta del conflitto tra Dioniso e Penteo, re di Tebe, si articola sull’atavica contrapposizione tra la passione e la razionalità, tra la natura umana e i vincoli della cultura con i quali l’uomo stesso ha irretito e regolato i suoi istinti bestiali.L’atto unico è diviso - come una sinfonia - in quattro movimenti, ognuno dei quali è compositivamente scritto facendo riferimento a una forma tipica del classicismo: sonata; scherzo e trio; adagio e fuga; passacaglia. Ciò è l’indice di come la modernità di Henze fosse sempre legata alla poetica della tradizione mitteleuropea di cui faceva parte.
In un premiato allestimento, fatto di specchi e deformanti e cavità dalle quali emergono gli individui dionisiaci, Martone installa il forte impianto psicologico dell’opera.
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Stagione 2015/2016 del Teatro dell’Opera di Roma
Personaggi ed Interpreti
Dionysus: Ladislav ElgrPentheus: Russell Braun
Cadmus: Mark S. Doss
Tiresias: Erin Caves
Capitano della Guardia Reale: Andrew Schroeder
Agave: Veronica Simeoni
Autonoe: Sara Hershkowitz
Beroe: Sara Fulgoni
Direttore: Stefan Soltesz
Regia: Mario Martone
Maestro del Coro: Roberto Gabbiani
Scene: Sergio Tramonti
Costumi: Ursula Patzak
Movimenti Coreografici: Raffaella Giordano
Luci: Pasquale Mari
Regia televisiva: Carlo Gallucci