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Stravinsky e Venezia
Canticum sacrum per coro, "cupole" e orchestra
Nel 1956, Stravinsky auspicò l’apertura della Basilica di San Marco alla musica orchestrale. Il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, Patriarca di Venezia e futuro papa Giovanni XXIII, esaudì quel desiderio e il 13 settembre, nell'ambito del 19° festival di musica contemporanea, fu eseguito lì il Canticum sacrum ad honorem Sancti Marci nominis per tenore, baritono, coro e orchestra.Stravinsky ha legato molto la sua musica a Venezia, alla Biennale Musica di Venezia […] Molti importanti capolavori hanno avuto la loro prima qui
Michele dall’Ongaro
In Piazza San Marco furono installati degli altoparlanti dai quali tutti poterono ascoltare la musica di Stravinsky: basilica e piazza divennero così una sorta di gigantesco auditorium.Quest'opera non è solo la trascrizione per coro misto e orchestra delle "Canonische Varänderungen" BWV 796-796a, ma anche una reinvenzione originale e creativa del capolavoro organistico di Bach del 1746-47, che ha una profonda relazione con la struttura architettonica della chiesa
Dario Oliveri, storico della musica
Ancora nella città lagunare, nella Scuola Grande di San Rocco, il 23 settembre 1958, venne eseguito Threni: id est Lamentationes Jeremiae prophetae per soli, coro e orchestra.Le cinque sezioni che fanno seguito alla ‘dedicatio’ intonata dai due solisti accompagnati da tre tromboni stanno fra di loro come le cinque cupole di S. Marco, delle quali la centrale è la maggiore, mentre le altre rispondono a un equilibrio rispettivo
Robert Craft, direttore d'orchestra e musicologo
Stravinsky morì a New York, ma aveva manifestato la volontà di essere sepolto a Venezia. I suoi funerali furono seguiti da un’immensa folla, lungo i canali della città. Accanto a lui riposa anche la seconda moglie, Vera de Bosset.