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Il disordine come ricchezza

Salvatore Sciarrino, compositore

Salvatore Sciarrino si vanta di essere nato libero (ed eretico) e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; il primo concerto pubblico è del 1962.

Sciarrino considera apprendistato acerbo i propri lavori anteriori al 1966, perché è allora che rivela uno stile personale. E dopo quasi sessant’anni, il catalogo delle sue composizioni è ancora in una fase di sviluppo creativo. 

Sciarrino è celebre per la valorizzazione in senso musicale dei suoni che per secoli la civiltà musicale occidentale ha bandito: i suoni anomali, residuali, sporchi, difettosi, prodotti dagli strumenti (o anche non dagli strumenti musicali). In questo caso il riconoscimento, insieme, l’abbattimento della soglia – è rumore, sì, ma è anche musica – comporta l’accettazione del disordine, del non addomesticabile, come ricchezza
Stefano Lombardi Vallauri

Ha composto, fra l’altro, per il Teatro alla Scala, Opéra national de Paris, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Rai, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Biennale Musica, Teatro La Fenice di Venezia, London Symphony Orchestra, Teatro Carlo Felice di Genova, Fondazione Arena di Verona, , e per numerosi quanto prestigiosi festival.

Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere. Parallelamente, ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass. Attualmente, tiene corsi di alto perfezionamento di Composizione presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Nel 2016, gli è stato conferito il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Musica.

Alla Biennale Musica 2024 ha presentato, in prima esecuzione assoluta, Nocturnes per orchestra, affidato alla Frankfurter Opern-und Museumsorchester diretta da Thomas Guggeis