Rai Cultura
Buddy Holly (qui insieme a Jerry Allison e Joe Mauldin nel suo primo gruppo, The Crickets) fu il primo a mescolare con enorme successo pop e rockabilly e definire la formazione standard di una rock'n'roll band (due chitarre, basso, batteria).
1 / 15
La sera del 2 febbraio 1959 Buddy Holly si trovava nel locale Surf Ballroom a Clear Lake, nell’Iowa, e stava partecipando al Winter Dance Party, un tour di tre settimane attraverso il Midwest americano. Il bus in cui viaggiava era in pessime condizioni, le distanze da colmare enormi, il clima gelido. Quando il riscaldamento del veicolo si ruppe, il batterista ebbe un principio di congelamento. Per la tappa successiva del tour, a Fargo nel North Dakota, Holly suggerì quindi di affittare un aereo. Il direttore del locale contattò una compagnia del posto, che mise a loro disposizione un piccolo monomotore con spazio per tre passeggeri, al costo di 36 dollari a testa. I tre che salirono a bordo quella sera erano Holly stesso, “BigBopper” Richardson e Ritchie Valens, che ottenne il posto tirando a sorte con una moneta.  Nelle prime ore del mattino del 3 febbraio il pilota, un giovane di 21 anni disorientato dalle cattive condizioni meteo e da comandi che non gli erano familiari, perse il controllo del velivolo, che andò a schiantarsi in un campo gelato nei pressi di Clear Lake. Tutti gli occupanti morirono sul colpo.
2 / 15
La morte dei tre giovanissimi pionieri del rock (Buddy Holly aveva 22 anni, Valens 17 e Richardson 28), già amatissimi dai teenager statunitensi, passò alla storia come una delle prime grandi tragedie della musica. "The Day the Music Died", il giorno in cui morì la musica.
3 / 15
Marc Bolan, leader dei T. Rex, antesignano del glam rock e grande amico di David Bowie, morì in un incidente d'auto all'alba del 16 settembre 1977, due settimane prima del suo trentesimo compleanno. Stava tornando a casa dopo aver trascorso la notte in un ristorante con la fidanzata Gloria Jones, che perse il controllo della Mini che stava guidando e andò a finire contro un albero. Il cantante morì sul colpo mentre la Jones subì alcune fratture.
4 / 15
Bolan era solito citare diversi modelli di automobili nelle sue canzoni, ma non aveva mai preso la patente di guida perché temeva una scomparsa prematura e sentiva che sarebbe morto giovane. Il suo ex produttore Napier-Bell rivelò che diversi anni prima l'aveva scherzosamente ammonito di non uccidersi a bordo di una Porsche come era successo a James Dean, che era uno degli idoli di Bolan. Quest'ultimo gli aveva risposto ridendo che, essendo molto basso, gli sarebbe invece piaciuto morire in una Mini.
5 / 15
Precursori del del Southern rock, i leggendari Lynyrd Skynyrd subirono un durissimo colpo a causa dell'incidente aereo occorso alla band il 20 ottobre 1977, tre giorni dopo l'uscita del loro album più celebre, Street Survivors. Un volo charter che stava portando la band a Baton Rouge per una data del tour si schiantò in una palude vicino a Gillsburg, in Mississippi, a causa di problemi di carburante. L'impatto uccise sul colpo il chitarrista e cantante Steve Gaines, la corista Cassie Gaines, sorella di Steve, l'assistente all'organizzazione del tour Dean Kilpatrick, il pilota Walter McCreary e il copilota William Gray. Il cantante Ronnie Van Zant (nella foto), sbalzato fuori dal velivolo a causa della violenza dell'impatto con il terreno, morì poco dopo l'incidente a causa delle gravissime ferite riportate.
6 / 15
Gli altri membri della band restarono feriti, quasi tutti in modo grave. ll chitarrista Allen Collins subì la rottura di una vertebra cervicale, il bassista Leon Wilkeson (nella foto) rischiò l'amputazione di un arto, ebbe numerose lesioni interne e un polmone perforato. L'altro chitarrista, Gary Rossington, si ruppe un piede e rischiò l'amputazione di un braccio, poi fortunatamente scongiurata. Una delle coriste, Leslie Hawkins, si ruppe il collo in tre punti ed ebbe il viso sfigurato da gravi lacerazioni.
7 / 15
Il gruppo si ricostituisce solo nel 1987. Nella formazione sono presenti: Gary Rossington, il tastierista Billy Powell, Ed King alla chitarra, Leon Wilkeson e il fratello minore di Ronnie Van Zant, Johnny (nella foto insieme al chitarrista Ricky Medlocke), che assume il ruolo di cantante e principale compositore dei pezzi. Anche Allen Collins è chiamato a partecipare ma, poiché le sue condizioni non gli consentono di esibirsi, resta nella band solo in qualità di direttore artistico.
8 / 15
Tra i più dotati e influenti esponenti del blues statunitense, Stevie Ray Vaughan muore a soli 36 anni precipitando dall'elicottero che lo stava riportando a casa la notte del 27 agosto 1990. Aveva partecipato ad un grande concerto con Eric Clapton, Robert Cray e Buddy Guy in Wisconsin, era stanco e aveva chiesto di prendere il posto di Clapton sull'elicottero che avrebbe dovuto ricondurli tutti all'albergo presso cui erano stati alloggiati a Chicago. Poco dopo il decollo il velivolo si schianta contro una collina a causa della fitta nebbia. Oltre a Stevie Ray, nell'impatto muoiono il pilota Jeff Brown e i membri dello staff di Clapton Bobby Brooks, Nigel Browne e Colin Smythee. Nessuno si accorge dell'incidente fino al mattino seguente.
9 / 15
Nel 2011 la rivista Rolling Stone ha classificato Stevie Ray Vaughan al dodicesimo posto della sua lista dei cento migliori chitarristi di sempre, nel 2015 il suo nome è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame (nella foto la cerimonia di insediamento presieduta dal fratello Jimmie). Ultimo "guitar hero", Stevie Ray non ha solo suonato, ma anche progettato chitarre. Nel 1992 infatti la Fender ha iniziato la produzione della Stevie Ray Vaughan Signature Stratocaster, la replica commerciale della chitarra personalizzata di Stevie, che lui chiamava affettuosamente Number One o First Wife (prima moglie).
10 / 15
Definito da molti "il re del soul", fondatore dell'etichetta SAR Records e attivista del Movimento per i Diritti Civili, Sam Cooke muore a Los Angeles in circostanze misteriose all'età di 33 anni la notte dell'11 dicembre 1964. Dopo aver cenato in ristorante italiano con "una ragazza dai tratti orientali" (riportano le cronache), la conduce a bordo della sua Ferrari al Motel Hacienda, nella parte sud della città. La versione ufficiale del caso afferma che Sam Cooke venne ucciso con tre colpi di pistola calibro 22 dalla direttrice Bertha Franklin, la quale sostenne di avergli sparato per legittima difesa dopo essere stata minacciata da lui, completamente ubriaco. La sentenza fu di "omicidio giustificabile", anche se in molti a pensarono che le indagini fossero state troppo frettolose e superficiali. L'amico Cassius Clay quando gli rese omaggio durante la veglia funebre, disse: "Fosse stato un cantante bianco, Elvis Presley o uno dei Beatles, l'FBI starebbe ancora investigando e qualcuno sarebbe finito dentro".
11 / 15
Tra le massime leggende della musica blues , il "chitarrista del diavolo" Robert Johnson (nella foto al centro del coro gospel delle Ward Sisters) muore il 16 agosto 1938 a 27 anni, misteriosamente così come era vissuto. "Qualcuno ricorda che fu pugnalato, altri che fu avvelenato; che morì in ginocchio, sulle sue mani, abbaiando come un cane; che la sua morte aveva qualcosa a che fare con la magia nera", scrive il critico rock Greil Marcus. Le testimonianze dei sodali Sonny Boy Williamson II e David Honeyboy Edwards attestano che la notte del 13 agosto Robert Johnson si trovava a suonare con loro al Three Forks, un locale a quindici miglia da Greenwood, nel suo Mississippi. Era apparso subito evidente come il chitarrista avesse una storia con la moglie del gestore: complici l'alcol e l'atmosfera di grande eccitazione, gli atteggiamenti dei due furono talmente spudorati da risultare persino imbarazzanti. Altrettanto chiara era la rabbia dipinta sul volto del barman. Quando, durante una pausa, venne passata a Robert una bottiglia da mezza pinta di whisky senza tappo, lui la bevve senza alcun sospetto. Poco dopo però risultò evidente come non fosse più in condizione di suonare. Lasciò la chitarra e si alzò per andare via in stato confusionale. Fu accompagnato a casa di un amico. Dopo alcune ore iniziò a delirare, mostrando i primi segni di avvelenamento. Morì a casa il martedì successivo, dopo due giorni di intensa agonia senza che nessun medico avesse avuto modo di visitarlo.
12 / 15
Fondatore, chitarrista e compositore del gruppo groove metal dei Pantera, Dimebag Darrell fu assassinato da un suo fan durante un concerto all'Alrosa Villa di Columbus, in Ohio, l'8 dicembre 2004.
13 / 15
Dimebag fu ucciso a colpi di pistola sul palco da un ex militare, Nathan Gale: il chitarrista fu colpito cinque volte, due delle quali a bruciapelo alla testa. Insieme a lui furono uccise altre tre persone: Nathan Bray, che stava assistendo al concerto, Erin Halk, un impiegato del locale, e Jeff "Mayhem" Thompson, addetto alla sicurezza. Il tecnico John "Kat" Brooks e il manager Chris Paluska rimasero feriti nella sparatoria. L'eccidio si concluse con la morte dell'attentatore, colpito da un poliziotto intervenuto sul posto.
14 / 15
Molti si interrogarono sul motivo del folle gesto di Gale. Si ipotizzò che la scintilla della strage fosse dovuta al recente scioglimento dei Pantera o alla lite pubblica tra Dimebag e l'ex cantante del gruppo Phil Anselmo. Un'altra affermata ipotesi sostenne che Gale, a causa della schizofrenia che lo affliggeva, avesse immaginato che Darrell gli avesse copiato alcune canzoni e che quindi avesse deciso di punirlo con la morte.
15 / 15

Strane morti rock

Avvelenamenti, incidenti aerei, misteriose sparizioni: il rock tra giallo e leggenda.