Daniele Gatti
9 gennaio 2020
L’addio poderoso e struggente di Mahler alla vita e alla musica è affidato al grande direttore italiano Daniele Gatti, che per il suo concerto di debutto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone la Nona Sinfonia del sommo compositore boemo, composta tra il 1908 e il 1910.
Ultima sinfonia portata a termine dall’autore ed eseguita postuma dall’amico e allievo Bruno Walter nel 1912, la Nona è una sorta di testamento spirituale dell’artista, in cui il presagio di morte si mescola a un infinito amore per la vita e a un senso profondo di commiato. Alban Berg, che aveva intuito tutto ciò dalla sola lettura della partitura manoscritta, così ne riferisce in una lettera alla moglie:
Ultima sinfonia portata a termine dall’autore ed eseguita postuma dall’amico e allievo Bruno Walter nel 1912, la Nona è una sorta di testamento spirituale dell’artista, in cui il presagio di morte si mescola a un infinito amore per la vita e a un senso profondo di commiato. Alban Berg, che aveva intuito tutto ciò dalla sola lettura della partitura manoscritta, così ne riferisce in una lettera alla moglie:
È l’espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio di viverci in pace e di poter godere fino in fondo la natura, prima che giunga la morte… Lontano da ogni fastidio, Mahler vuole mettere casa nell’aria libera e pura del Semmering… affinché il suo cuore, il più splendido che mai abbia pulsato tra gli uomini, possa espandersi sempre di più, prima di dover cessare di battere.
Da non perdere il suggerimento all'ascolto del Prof. Francesco Platoni, primo contrabbasso dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.