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Il nostro Infinito
La lettura collettiva il 28 maggio 2019 a Recanati
Sono stati oltre 2.800 gli studenti che il 28 maggio 2019 hanno preso parte ad una lettura collettiva de “L’infinito” in occasione del bicentenario della sua stesura, nella Piazzuola del Sabato del Villaggio, su cui affaccia la casa di Giacomo Leopardi, e lungo tutto il centro storico di Recanati, sua città natale. Un flash mob al quale si sono uniti migliaia di ragazzi e di cittadini in tutta Italia, ritrovandosi all’interno di istituti scolastici, di biblioteche, nelle piazze e per le strade, per recitare simultaneamente i versi di uno dei componimenti più noti e amati della letteratura italiana. Tutto questo è stato “#200infinito”, la giornata organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nata da un’idea di Olimpia Leopardi, realizzata con Casa Leopardi, in collaborazione con la RAI e con il Comune di Recanati.
In questa occasione, Rai Scuola ha raccontato l'evento, attraverso una puntata interamente dedicata al componimento, con interventi degli esperti, le letture dei più grandi attori italiani, la voce dei ragazzi che hanno raccontato cosa significa per loro, oggi, L’Infinito e come lo hanno voluto attualizzare con le iniziative didattiche realizzate nelle classi.
In questa occasione, Rai Scuola ha raccontato l'evento, attraverso una puntata interamente dedicata al componimento, con interventi degli esperti, le letture dei più grandi attori italiani, la voce dei ragazzi che hanno raccontato cosa significa per loro, oggi, L’Infinito e come lo hanno voluto attualizzare con le iniziative didattiche realizzate nelle classi.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma, sedendo e mirando, interminati
spazi di lá da quella, e sovrumani5
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce10
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Cosí tra questa
immensitá s’annega il pensier mio;
e il naufragar m’è dolce in questo mare.