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Natale a Genova: le chiese "dei Rolli" e la grande tradizione del presepe
Viaggio negli spazi sacri dell'aristocrazia della Repubblica
Il progetto, prodotto dal Comune di Genova con la consulenza dell'Università di Genova e patrocinato come progetto di interesse culturale dalla Diocesi di Genova, riserva una particolare attenzione alla grande tradizione presepiale del capoluogo ligure, che ha lasciato testimonianze di altissimo livello artistico e antropologico, al pari di quella napoletana. Particolarmente fiorente nel Settecento, quando la realizzazione dei grandi presepi delle dimore aristocratiche e delle più importanti fondazioni religiose, richiesero l’opera di intagliatori di fama come Anton Maria Maragliano.La straordinaria fioritura di un nuovo linguaggio architettonico e di un adeguamento a una ricchezza decorativa tra le più straordinarie dell’Europa del tempo, coinvolse – quasi all’unisono – gli spazi privati dell’aristocrazia, come i grandi palazzi elencati nel famoso sistema dei “rolli”
Gli edifici coinvolti nel progetto:Nell’esecuzione delle statuine lignee, nelle stoffe ricercate con cui esse sono vestite e nella generale creazione di ambienti spesso rispondenti alla realtà del presente, i presepi genovesi restituiscono la storia dell’ultimo secolo di grandezza della Superba e – al contempo – sono spesso testimoni anche di quelle classi sociali meno elevate, che sovente venivano effigiate con grandi tratti di verità nei personaggi che affollavano le scene
- Basilica di N. S. Assunta in Carignano (Santi Fabiano e Sebastiano)
- Basilica della Santissima Annunziata del Vastato
- Chiesa del Gesù (Santi Ambrogio e Andrea)
- Chieda di San Siro
- Chiesa di San Donato
- Chiesa Cattedrale di San Lorenzo
- Chiesa di Santa Maria di Castello
- Chiesa di Santo Stefano
- Chiesa di San Luca
- Oratorio di San Filippo Neri
- Chiesa della Madonnetta (presepe maraglianesco)
- Museo del Tesoro della Cattedrale
La progettazione, l’ideazione e la ricerca per la realizzazione dei contenuti sono a cura di Giacomo Montanari, mentre la regia e la realizzazione delle riprese, nonché il montaggio, sono a cura di Lorenzo Zeppa.