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Istruzione, disuguaglianze e futuro del Sud a Palermo per il Festival dello Sviluppo Sostenibile

Il 21 maggio focus sul Mezzogiorno

Garantire un’istruzione di qualità e integrare le politiche sociali con la programmazione economica e con le riforme degli assetti amministrativo-istituzionali è indispensabile per promuovere uno sviluppo sostenibile del Mezzogiorno

Questi i temi affrontati durante la tappa palermitana del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, organizzata, il 21 maggio, dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) presso il Green Lab di Legambiente nei cantieri culturali alla Zisa, a cui sono intervenuti numerosi rappresentanti di istituzioni, scuola, università, ricerca, imprese e società civile. Con oltre 40 eventi organizzati dalla società civile, la Sicilia nel 2024 è tra le Regioni italiane che hanno promosso il maggior numero di eventi nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

L’incontro Una e (in)divisibile? Scenari per orientarsi nei futuri della Scuola, dedicato al Goal 4 dell’Agenda 2023 dell’Onu Istruzione di qualità, ha proposto un’analisi dei diversi contesti scolastici italiani, da cui sono emersi crescenti divari territoriali nell’apprendimento. Il successivo dibattito si è concentrato sulla qualità degli ambienti scolastici in relazione al benessere di studentesse, studenti e docenti, sulla qualità del lavoro didattico, sugli strumenti più adatti per ridurre la dispersione scolastica, sulle competenze di cittadinanza e sul ruolo dell’orientamento.

Si è parlato, inoltre, delle modalità per definire i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) anche in funzione dei Target del Goal 4 dedicati all’istruzione e soprattutto per assicurarne l’attuazione al fine di evitare che l’autonomia differenziata determini aumenti nelle disuguaglianze di opportunità e di risultato, come previsto dal Target 10.3 dell’Agenda 2030.

Il superamento delle disuguaglianze, comprese quelle territoriali, è il principio cardine dell’Agenda 2030. Per questo con l’ASviS verifichiamo attentamente, nel Rapporto Territori, la condizione del nostro Paese, dove purtroppo la situazione continua a peggiorare per molte dimensioni dello sviluppo sostenibile, tra cui l’educazione
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS

All’evento, moderato da Giorgio Mannino del Giornale di Sicilia, sono intervenuti: Pietro Alongi, Assessore del Comune di Palermo; Lucia Bonaffino, dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore Salvo D’Acquisto di Bagheria; Francesca Borgonovi, head of skills analysis dell’OCSE; Giorgio Cavadi, già dirigente tecnicodell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia; Livia Celardo, ricercatrice nella Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare (Dcsw) dell’Istituto nazionale di statistica (Istat); Maurizio Cellura, delegato dell’Università di Palermo alle attività delle Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e direttore del Centro di sostenibilità e transizione ecologica dell'Università di Palermo; Margherita Di Stasio, prima ricercatrice di Indire; Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS; Giuseppe Pierro, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia; Andrea Ricci, Lead researcher di Isinnova; Lucia Sorce, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Rita Borsellino di Palermo; Gianfranco Viesti, Università di Bari; Alberto Zanardi, Università di Bologna. 

In programma anche l’evento Le Agende per lo Sviluppo Sostenibile di territori e città del Mezzogiorno. Contrastare disuguaglianze, rigenerare periferie, nel corso del quale sono state approfondite le strategie per affrontare le rilevanti e crescenti criticità del Mezzogiorno.

Gli ultimi rapporti di Istat, Svimez e Banca d’Italia evidenziano una serie di nuove disparità che si aggiungono ai tradizionali elementi di ritardo e disuguaglianza tra Nord e Sud del Paese

Tra le problematiche più rilevanti, l’accentuato calo demografico e la migrazione verso il Centro-Nord e l'estero, specialmente di laureati; la ricentralizzazione delle attività economiche nelle aree urbane più forti, l'abbandono delle aree interne. Inoltre, la carenza di infrastrutture impedisce lo sviluppo delle economie di specializzazione e agglomerazione, favorendo il successo dei territori più forti. 

Moderato dalla giornalista RAI Roberta De Cicco, all'evento sono interventi: Marco Bussone, presidente dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem); Maurizio Carta, Università di Palermo e Assessore del Comune di Palermo; Alessandra Cesari, chief compliance officer del Mediocredito Centrale; Gianluca Cocco, dirigente del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione strategica sistemi informativi (Svasi) della Regione Sardegna; Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS; Paolo La Greca, Università di Catania e Vicesindaco del Comune di Catania; Giovanni Laino, Università di Napoli e Associazione Quartieri Spagnoli; Andrea Mondo, technology and operation director di Inwit; Simone Ombuen, ordinario di Urbanistica presso l’Università di Roma Tre e coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS Goal 11; Giovanni Vetritto, dirigente generale del Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all’Università di Bari; Ignazio Vinci, docente dell’Università di Palermo.

Il PROGRAMMA della tappa di Palermo del Festival, che si è concluso con un concerto serale di Go-Dratta e Cosmo presso lo Spazio Averna, promosso da Music Innovation Hub con l’ASviS nell’ambito dell’Heroes Festival.