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Tommaso Cerno. Il "verminaio"
Quando le inchieste precedono i fatti
Nel video Tommaso Cerno, intervistato in occasione della XII edizione del Festival Passaggi, parla del libro Il “verminaio”. L’inchiesta sui dossier dell’Antimafia di Rita Cavallaro e Bruna Bolloli, pubblicato da Baldini+Castoldi nel 2024 con una sua prefazione, che ha presentato a Fano con le autrici e Andrea Agostini, Presidente della Fondazione Marche Cultura.
Tommaso Cerno, giornalista, ha iniziato la carriera presso Il Messaggero Veneto, dove ha lavorato fino al 2009, quando è passato a L’Espresso, di cui è stato caposervizio dell’attualità. Ha collaborato con la Repubblica e nel 2014 è tornato a Il Messaggero Veneto come direttore. Ha condotto su Rai Tre la trasmissione D-Day. Dal 2016 al 2017 è stato direttore del settimanale L’Espresso e dal 2017 al 2018 è stato condirettore del quotidiano la Repubblica. Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto al Senato nelle fila del Partito democratico. Dal 2022 ha diretto il neonato quotidiano L'Identità fino al 2024, anno in cui ha assunto la direzione de Il Tempo. Tra le sue pubblicazioni: Affa Taffa (2010); La macchina del fango. Come funziona il sistema della disinformazione italiana, con Emiliano Fittipaldi (2011); Inferno - La Commedia del potere (2013); A noi! - Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi (2015).
Noi scopriamo con questo libro che la base di ogni racconto giornalistico, la cronaca, dal greco chrónos ‘tempo’, viene invertita: per la prima volta nella storia d’Italia prima dei fatti succedono le inchieste. Questo significa che esiste nel nostro Paese un grande bancomat che non emette denaro ma informazioni e che qualcuno in certi momenti chiave della storia politica italiana ha la tessera.
Tommaso Cerno, giornalista, ha iniziato la carriera presso Il Messaggero Veneto, dove ha lavorato fino al 2009, quando è passato a L’Espresso, di cui è stato caposervizio dell’attualità. Ha collaborato con la Repubblica e nel 2014 è tornato a Il Messaggero Veneto come direttore. Ha condotto su Rai Tre la trasmissione D-Day. Dal 2016 al 2017 è stato direttore del settimanale L’Espresso e dal 2017 al 2018 è stato condirettore del quotidiano la Repubblica. Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto al Senato nelle fila del Partito democratico. Dal 2022 ha diretto il neonato quotidiano L'Identità fino al 2024, anno in cui ha assunto la direzione de Il Tempo. Tra le sue pubblicazioni: Affa Taffa (2010); La macchina del fango. Come funziona il sistema della disinformazione italiana, con Emiliano Fittipaldi (2011); Inferno - La Commedia del potere (2013); A noi! - Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi (2015).