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A Roma la prima mostra dedicata a Rino Gaetano

Museo di Roma in Trastevere

15-Feb-2024 > 30-Apr-2024
A oltre quarant'anni dalla tragica morte, avventuta a Roma nel giugno del 1981, il 15 febbraio 2024 si inaugura al Museo di Roma la prima mostra dedicata a Rino Gaetano, nel quartiere - Trastevere - che amò e frequentò fin dai tempi del Folkstudio. La mostra farà poi tappa in varie città italiane.

Realizzato in stretta collaborazione con gli eredi e curato dal nipote del cantautore, Alessandro Gaetano, il progetto esporrà numerosi manufatti, lettere e ricordi fino a oggi custoditi dalla sorella di Rino, Anna Gaetano, molti dei quali inediti per il pubblico. 

Questo importante progetto non solo vuole ricordare Rino Gaetano, ma soprattutto raccontare a chi lo ha amato e alle nuove generazioni, a oltre quarant’anni dalla sua morte, la contemporaneità e l’originalità del suo pensiero e della sua proposta musicale. Le suecanzoni, che inizialmente possono apparire surreali, sono invece delle vere poesie, colte e delicate.
Alessandro Nicosia, co-curatore della mostra

Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, nasce a Crotone il 29 ottobre 1950. All'età di 9 anni si trasferisce con la famiglia dalla Calabria a Roma e l'anno dopo (1961) entra per motivi di studio nel seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore di Narni. In quel periodo compone il poemetto E l'uomo volò, un diario di riflessioni su fatti e personaggi che avevano colpito la sua immaginazione di ragazzo: i Kennedy, Martin Luther King, e in cui si immaginava di suonare e cantare con i protagonisti della scena musicale dell'epoca: i Beatles, Celentano e Jannacci.

Nel 1967 torna nella Capitale e si insedia nel quartiere Monte Sacro. Fonda una band, i Krounks, un quartetto che esegue soprattutto cover. Nel 1969 inizia a frequantare il Folkstudio, un locale a Trastevere dove si esibiscono abitualmente giovani artisti come Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Ernesto Bassignano. 

Nel 1973 incide il suo primo 45 giri con il brano I love you Maryanna, prodotto da RosVeMon (acronimo dai cognomi di Aurelio Rossitto, Antonello Venditti e Piero Montanari) che firma con lo pseudonimo Kammamuri's, in omaggio a un personaggio del romanzo di Emilio Salgari  I pirati della Malesia.

L'anno successivo Rino esordisce con un album, Ingresso libero. Alcuni dei brani contenuti nell'opera attirano l'attenzione dei talent scout dell'epoca e Boncompagni e Arbore li fanno ascoltare spesso nel loro programma radiofonico Alto Gradimento. I temi delle sue canzoni da qui in avanti virano su un terreno di maggior impegno sociale e politico, toccando argomenti come l'emarginazione e l'alienazione industriale.

La notorietà arriva nel 1975 con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu, che vende solo quell'anno 100 000 copie. Il brano, lo stesso su entrambi i lati del disco, diviso in due parti, propone spaccati di vita quotidiana, descritti con ironia, luoghi comuni e contraddizioni.

Ci sono immagini tristi o inutili, ma mai liete, in quanto ho voluto sottolineare che al giorno d'oggi di cose allegre ce ne sono poche ed è per questo che io prendo in considerazione chi muore al lavoro, chi vuole l'aumento. Anche il verso «chi gioca a Sanremo» è triste e negativo, perché chi gioca a Sanremo non pensa a chi vive in baracca.
Rino Gaetano in un'intervista a Ciao 2001

Nel 1976 esce il secondo album, Mio fratello è figlio unico, e nel 1977 il terzo, Aida. Cominciano anche le tournée, come quella con i Perigeo e con i Crash, e le prime apparizioni televisive. Nel gennaio del 1978 Rino Gaetano, con in testa la tuba che gli aveva regalato Renato Zero per l'occasione, fa il suo ingresso sul palcoscenico della 28a edizione del Festival di Sanremo e canta il brano Gianna che si classifica terzo, dietro a E dirsi ciao dei Matia Bazar e Un'emozione da poco di Anna Oxa. E' il momento del successo: Gianna diventa una hit nelle discoteche della Riviera e rimane per quattordici settimane nella top ten, vendendo oltre 600 000 copie.

Nel 1980, Rino incide il suo sesto e ultimo album, E io ci sto in cui propone nuove sonorità e toni più seri nei testi delle canzoni. 

Il 31 maggio1981 il cantautore appare per l'ultima volta in televisione cantando E io ci sto e Scusa Mary nel programma Crazy Bus. In quegli stessi giorni incide anche alcune canzoni insieme ad Anna Oxa, tra cui Il leone e la gallina di Mogol e Battisti. Il 2 giugno dello stesso anno, all'età di 30 anni, muore in un incidente stradale sulla via Nomentana a Roma.

Nel 2007 la Rai dedica a Rino Gaetano una mini serie tv in due episodi diretta da Marco Turco e interpretata, tra gli altri, da Claudio Santamaria nei panni del cantautore, intitolata Rino Gaetano. Ma il cielo è sempre più blu, trasmessa da Rai Uno e disponibile su Rai Play.

Nel video una selezione di filmati che ripercorrono la vita e la carriera di Rino Gaetano raccontate dalla sorella Anna con materiale tratto da Teche Rai.