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ASvis: "Cultura e cambiamento climatico"
Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023
11-Mag-2023 > 11-Mag-2023
Giovedì 11 maggio 2023 alle 15.00 presso l'Auditorium Enzo Biagi, Sala Borsa, Piazza del Nettuno a Bologna, si svolge l'incontro dal titolo Cultura e cambiamento climatico, promosso da ASviS nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 e curato con la Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali del Ministero della Cultura che da anni dedica la sua attività di studio al rapporto tra cambiamento climatico e patrimonio culturale.
Nel video, l'intervista a Paola Dubini, docente dell'Università Bocconi di Milano e coordinatrice del Gruppo di lavoro trasversale cultura per lo sviluppo sostenibile dell'ASviS.
Nello scenario dei cambiamenti climatici, ben noto alla comunità scientifica, chi si occupa di Cultura, si trova a giocare simultaneamente almeno tre ruoli:
- come tutti, è chiamato a fare la sua parte nella realizzazione di un cambiamento generale: e quindi nello specifico deve preoccuparsi di affrontare gli effetti del cambiamento climatico (ad esempio sulla conservazione dei monumenti, delle opere, delle tradizioni) e a mitigare il proprio impatto sull’ambiente.
- si occupa “per mestiere” di costruire immaginari e deve quindi partecipare alla costruzione di nuovi sguardi e approcci capaci di stimolare la consapevolezza della collettività sull’emergenza climatica, su quanto è perduto o a rischio, sull’urgenza di una reazione,sulle possibilità future.
- deve necessariamente svolgere anche un ruolo di mediazione, rappresentando un terreno sicuro, pubblico e informato di confronto con il mondo della tutela dell’ambiente e della biodiversità.
La giornata si articola su tre sessioni: gli argomenti in discussione traggono spunto dai temi evidenziati nel rapporto Future of our pasts: engaging cultural heritage in climate action redatto da Icomos - International council of monuments nel 2019 per sostenere il coinvolgimento del patrimonio culturale nell'azione di contrasto al cambiamento climatico.
PROGRAMMA
15.00 – 15.15
Sessione introduttiva
Paola Dubini, coordinatrice del Gruppo di lavoro trasversale Cultura per lo sviluppo sostenibile
La cultura, il patrimonio culturale e l’ambiente motore di un cambiamento necessario
Alessandra Vittorini, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali
15.15 – 15.45
Sessione 1: High ambition. Costruire immaginari per sostenere il cambiamento
Luis Ernesto Doñas, regista
Alessandra Veronesi, As.Li.Co
Michele Lanzinger, Icom Italia
Elisa per l’ambiente- Italian music hub
15.45 – 16.15
Sessione 2: Adaptation e mitigation. Le azioni di contrasto al cambiamento climatico
Alessandra Piganti, progettazione europea e relazioni internazionali, Comune di Ferrara
Margherita Guccione, direttore scientifico Progetto Maxxi
Rossana Morriello, Osservatorio Aib biblioteche e sviluppo sostenibile
Giusella Finocchiaro, presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
16.15 – 16.45
Sessione 3: Loss and damage. Affrontare i rischi e i danni, esplorare le possibilità
David Monacchi, ricercatore e artista sonoro
Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano
Nel video, l'intervista a Paola Dubini, docente dell'Università Bocconi di Milano e coordinatrice del Gruppo di lavoro trasversale cultura per lo sviluppo sostenibile dell'ASviS.
Nello scenario dei cambiamenti climatici, ben noto alla comunità scientifica, chi si occupa di Cultura, si trova a giocare simultaneamente almeno tre ruoli:
- come tutti, è chiamato a fare la sua parte nella realizzazione di un cambiamento generale: e quindi nello specifico deve preoccuparsi di affrontare gli effetti del cambiamento climatico (ad esempio sulla conservazione dei monumenti, delle opere, delle tradizioni) e a mitigare il proprio impatto sull’ambiente.
- si occupa “per mestiere” di costruire immaginari e deve quindi partecipare alla costruzione di nuovi sguardi e approcci capaci di stimolare la consapevolezza della collettività sull’emergenza climatica, su quanto è perduto o a rischio, sull’urgenza di una reazione,sulle possibilità future.
- deve necessariamente svolgere anche un ruolo di mediazione, rappresentando un terreno sicuro, pubblico e informato di confronto con il mondo della tutela dell’ambiente e della biodiversità.
La giornata si articola su tre sessioni: gli argomenti in discussione traggono spunto dai temi evidenziati nel rapporto Future of our pasts: engaging cultural heritage in climate action redatto da Icomos - International council of monuments nel 2019 per sostenere il coinvolgimento del patrimonio culturale nell'azione di contrasto al cambiamento climatico.
PROGRAMMA
15.00 – 15.15
Sessione introduttiva
Paola Dubini, coordinatrice del Gruppo di lavoro trasversale Cultura per lo sviluppo sostenibile
La cultura, il patrimonio culturale e l’ambiente motore di un cambiamento necessario
Alessandra Vittorini, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali
15.15 – 15.45
Sessione 1: High ambition. Costruire immaginari per sostenere il cambiamento
Luis Ernesto Doñas, regista
Alessandra Veronesi, As.Li.Co
Michele Lanzinger, Icom Italia
Elisa per l’ambiente- Italian music hub
15.45 – 16.15
Sessione 2: Adaptation e mitigation. Le azioni di contrasto al cambiamento climatico
Alessandra Piganti, progettazione europea e relazioni internazionali, Comune di Ferrara
Margherita Guccione, direttore scientifico Progetto Maxxi
Rossana Morriello, Osservatorio Aib biblioteche e sviluppo sostenibile
Giusella Finocchiaro, presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
16.15 – 16.45
Sessione 3: Loss and damage. Affrontare i rischi e i danni, esplorare le possibilità
David Monacchi, ricercatore e artista sonoro
Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano