con-vivere Carrara Festival 2024
XIX edizione: Cambiamento
Più di venti incontri di parola, fra conferenze, dialoghi e dibattiti, sei spettacoli e oltre trenta eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, incontri, passeggiate a tema alla scoperta del territorio, proposte di cucina nei ristoranti del centro costruiranno il palinsesto del Festival che ospiterà personalità del mondo della cultura tra cui Andrea Riccardi, Nathalie Tocci, Vito Mancuso, Daniela Lucangeli, Luigino Bruni, Luigi Zoja, Maurizio Ferraris, Chiara Saraceno, Laura Boella. In cartellone anche la musica di Leo Gassmann e dei Modena City Ramblers e gli incontri con Drusilla Foer e Arturo Brachetti.
L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice e si intitola “Demetra”. Ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante la dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra invita a interrogarsi su cosa significa “cambiamento”:
Ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale
Le conferenze e i dialoghi, che si alterneranno nelle varie giornate, svilupperanno tre piste tematiche principali che riflettono sulle dinamiche e i significati dei cambiamenti, nel tempo e nell’attualità.
Al fisico Guido Tonelli sarà affidato il racconto dell’incredibile catena di catastrofi e radicali trasformazioni che hanno dato forma all’universo materiale che ci circonda e di cui facciamo parte; la filosofa Laura Boella rifletterà sui diversi ritmi e tempi del cambiamento, prendendo suggestivamente e poeticamente ispirazione dal mandorlo, che è il primo a fiorire a sbocciare e dal melo che è l’ultimo, come se la primavera non smettesse di iniziare; il filosofo Maurizio Ferraris si soffermerà su vivere, sopravvivere, previvere, convivere, cioè le stazioni attraverso cui ragionare sulla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere.
In questo mondo di cui avvertiamo il continuo e destabilizzante cambiamento, è possibile coltivare la speranza, in particolare la speranza che qualcosa non cambi ma rimanga stabile costituendo il punto di appoggio dell’esistenza? Questo l’interrogativo attorno al quale muoverà l’intervento del filosofo Vito Mancuso, mentre nel dialogo fra Ivo Lizzola e Bruna Dighera, si rifletterà sul mutamento che scaturisce dall’esperienza della pena.
Lo storico Roberto Balzani affronterà il tema di come mantenere viva, soprattutto nelle nuove generazioni, la memoria dei cambiamenti del passato, rivolgendosi in particolare all’esperienza storica della Resistenza; il paleoantropologo Giorgio Manzi indagherà nell'archivio della storia prima della storia per capire chi siamo attraverso l'evoluzione biologica e culturale che ha portato alla comparsa in Africa e alla diffusione planetaria di Homo sapiens; la sociologa Chiara Saraceno si soffermerà sull’istituzione della famiglia: a lungo sostanzialmente immutabile, nell’ultimo secolo però il dinamismo interno che l’ha sempre caratterizzata ha coinvolto anche l’istituzione, sconvolgendone i pilastri fondamentali quali i rapporti di coppia e l’accesso alla filiazione; lo psicanalista Luigi Zoja, fra psicoanalisi, antropologia e storiografia, esplorerà la storia d'Italia attraverso l’autorappresentazione di chi l’ha abitata; lo psicologo Carlo Lepri indagherà i mutamenti che hanno caratterizzato nel tempo la percezione e i pregiudizi nei confronti della disabilità, in un incontro curato dal Centro Documentazione Handicap di Carrara.
Viviamo un tempo di molteplici crisi: pandemia, guerre, clima, che ci rivelano che tutto è connesso e in relazione. Rispetto a ciò, il cambiamento appare come qualcosa di auspicabile: un cambiamento culturale, come necessità cioè di un mutamento di paradigma, di percezione, di valori, di pensiero, in grado di farci assumere uno sguardo in prospettiva, un punto di vista lungimirante, per comprendere la complessità e orientarsi verso un futuro possibile
Uno sguardo importante e necessario verrà rivolto allo scenario geopolitico con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali che dialogherà con la giornalista Simona Maggiorelli, direttrice di Left. L’incontro, organizzato in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale, aiuterà ad orientarsi fra le contraddizioni di un mondo al contempo aperto e chiuso. Stefano Ciccone e Selene Zorzi si confronteranno sull’importanza di promuovere una riflessione individuale e collettiva nella direzione di un mutamento di civiltà nelle relazioni tra i sessi e una presa di coscienza libera e critica da parte degli uomini sul patriarcato.
Alcuni appuntamenti in programma esploreranno questioni, cambiamenti e sfide che vengono dal mondo della medicina, della salute e del volontariato. Fra tutti, segnaliamo l’intervento di Ugo Boggi, uno dei chirurghi più autorevoli del mondo per la chirurgia del pancreas e del fegato e un esperto mondiale di chirurgia robotica.
Il programma prevede la presentazione di sei spettacoli che, attraversando più generi musicali, soddisferà i gusti di pubblici differenti: lirica, musica popolare, musica leggera, folk. Nel giardino di Palazzo Binelli aprirà il programma degli spettacoli - il 5 settembre alle 21.00 - la musica ricercata di Cafunè musicisti che attingono al repertorio popolare di varie aree del mondo, con testi originali e nuovi arrangiamenti.
Novità di questa edizione: la sede principale degli spettacoli serali sarà Piazza XXVII Aprile che ospiterà le performance di Leo Gassmann, Drusilla Foer, Arturo Brachetti.
Il festival si chiuderà l'8 settembre con il consueto concerto di lirica dedicato a Tutto cangia, il ciel s’abbella, omaggio a Carlo Bergonzi nel centenario della nascita, a cura di Circolo Amici della lirica A. Mercuriali, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti. In piazza XXVII Aprile si svolgerà anche la festa conclusiva: Modena City Ramblers con Riportando tutto a casa.
con-vivere si svolge con il patrocinio di Regione Toscana, Commissione Regionale Pari Opportunità Toscana, Provincia di Massa Carrara e Rai per la Sostenibilità, media partner Rai Cultura.
Il programma completo sul sito https://www.con-vivere.it/