Rai Cultura

Èstoria - Festival internazionale della storia

XIX Edizione

22-Mag-2023 > 28-Mag-2023
La XIX edizione di èStoria - Festival internazionale della Storia, organizzata dall’Associazione culturale èStoria e dalla Camera di Commercio Venezia Giulia e coorganizzata dal Comune di Gorizia, si svolgerà dal 22 al 28 maggio presso le principali sedi culturali del centro di Gorizia.  Quasi 200 eventi di carattere internazionale, più di 300 ospiti e oltre un centinaio di collaborazioni all’interno di un festival tematico maturo e dai connotati culturali precisi.
Il tema scelto per l'edizione di quest'anno sono le donne. Così Adriano Ossola, direttore e curatore dell'evento:

Le donne corrono, corrono avanti come un vento impetuoso: l’emancipazione femminile procede in maniera incessante, la parità dei sessi, benché talvolta minacciata da iniziative di carattere ostile, è sempre più patrimonio pubblico a livello pressoché globale o quanto meno l’oppressione è più lieve. Tuttavia l’universo femminile, oggi, da una parte si trova in una fase – inaugurata con la nascita del movimento me too – di forte contrapposizione rispetto agli uomini, dall’altra è al cospetto di una possibile abolizione dei sessi normalmente intesa (si pensi al tema transgender, di grande significato). Ma qual è stato il ruolo della donna nel passato? Il suo apporto in ambito familiare, sociale e ancora culturale, politico, artistico, fino a quello scientifico o filosofico? La storia delle donne è stata lungamente parca di testimonianze primarie, una storia lungamente silenziosa: agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso Georges Duby non esitava a introdurre il senso dell’innovativa Storia delle donne uscita presso Laterza invocando la necessità “della loro assunzione di parola”. A cinquant’anni circa di distanza possiamo affermare senza dubbio che all’esiguità di parole ha fatto seguito un proliferare di studi, di opere biografiche e autobiografiche, di romanzi e racconti che disegnano un quadro della condizione femminile decisamente mutato. E migliorato.


In programma una lunga e sorprendente sequenza di donne nelle più svariate vesti, epoche, circostanze o professioni secondo un excursus temporale di ampio arco temporale: dalle donne nel Neolitico con Eva Katarina Glazer e Roberto Roveda, a quelle dell’antico Egitto insieme a  Mladen Tomorad e Antonella Testa, dall’affascinante affresco su donne e dee nell’antico Mediterraneo con Paola Angeli Bernardini ed Egidio Ivetic e ancora con Franco Cardini, Marina Montesano e Figliuolo Bruno, al rapporto controverso tra Gesù e le donne nella lectio di Enzo Bianchi; si parlerà delle donne eretiche perseguitate nel Medioevo con Marina Benedetti, Marina Montesano e Adriana Valerio, e delle tre nobili decapitate all’alba del Rinascimento nell’incontro con Élisabeth Crouzet-Pavan e Jean Claude Maire Vigueur; verrà affrontato il capitolo sulle donne sante e guerriere come nel ritratto appassionato di Giovanna d’Arco di Alessandro Barbero e quindi quello dedicato alle nobili libertine come Virginia Verasis, contessa di Castiglione raccontata a tutto tondo nella sua magnifica biografia da Benedetta Craveri; emergeranno figure di  mistiche guaritrici dal profilo estremamente moderno come Ildegarda di Bingen nelle parole di Anne Lise Marstrand-Jørgensen e quelle delle donne nel Risorgimento italiano; si parlerà ancora dei molti ruoli  delle donne nella Grande Guerra con Bruna Bertolo, Marta Boneschi e Marco Cimmino, delle donne nella resistenza  nel dialogo tra Silvia Ballestra e Mimmo Franzinelli, del ruolo delle donne nei sistemi totalitari del Novecento con Marcello Flores e Antonella Salomoni, o nella Shoah con Michele Sarfatti e Anna Foa. Di donne e arte discorrerà nel suo intervento Melania Mazzucco, di donne e scienza Piergiorgio Odifreddi e Maria Rosa Pantè (tema che si riverbera anche nella sezione cinematografica con il film Diritto di contare, introdotto dallo stesso Piergiorgio Odifreddi), di suffragette con Diane Atkinson ed Elisabetta Vezzosi (la Atkinson sarà presente anche alla proiezione del film Suffragette, in veste di consulente alla regia), della storia dei transgender con la storica americana Susan Stryker e di temi scottanti e attualissimi come quello della maternità surrogata con Marina Terragni e Lucia Bellaspiga, di quello dell’omosessualità femminile nel colloquio con Maya De Leo ed Irene Villa e di ribellismo femminile insieme a Elena Favilli, l’autrice del fortunatissimo Storie della buonanotte per bambine ribelli. Non potevano mancare all’appello due temi di grande significato e importanza all’interno di un programma dedicato alle donne: così sull’archetipo femminile della madre interverranno Umberto Galimberti e Valentina Furlanetto mentre sul tema del patriarcato si misureranno Maura Gancitano e Diego Fusaro. Non mancheranno donne che si sono affermate nella loro carriera come l’atleta Sara Simeoni, la virologa Antonella Viola, la modella Elisa D’Ospina. Uno spazio apposito per due divulgatori digitali storici affermati come Mariangela Galatea Vaglio e Marco Cappelli. Sarà invece dedicato alla svolta rivoluzionaria delle donne nell’Iran l’incontro con Farian Sabahi. Alla condizione delle donne in Iran sarà anche dedicata la proiezione del film Holy Spider di Ali Abbassi (2022), uno sguardo sulla condizione femminile nell’Iran contemporaneo, accompagnato anche qui dal commento di Farian Sabahi e del documentario Noi donne iraniane di Sabina Fedeli e Anna Migotto (2023). La proiezione sarà introdotta dalle due registe del film. Sara Poma ricostruirà la storia di Maria Silvia Spolato, a partire dall’infanzia a Padova, i legami familiari, il primo amore di cui resta traccia in alcune poesie, la laurea in matematica, la carriera da insegnante e le discriminazioni subite a scuola, gli anni vissuti come clochard, senza mai smettere di amare i libri, i numeri e la musica, l’incontro tardivo con persone che hanno saputo volerle bene. Con Simonetta Sciandivasci, nell’incontro I figli che non voglio, rifletteremo invece sul rapporto tra maternità e inverno demografico ai giorni nostri. 
Ad aprire la manifestazione lunedì 22 maggio la terza edizione dell’ÈStoria Film Festival, con un denso programma di proiezioni.
Si inaugura invece in quest’edizione il primo di una serie di incontri didattici con grandi divulgatori della storia in cui un maestro della storiografia contemporanea, in questo caso Alessandro Barbero, sarà in dialogo con gli studenti delle scuole secondarie superiori. L’incontro è in collaborazione con Fondazione Radio Magica E.T.S. e con il progetto regionale FVG LeggiAMO 0-18.
Questi gli spazi interessati quest’anno dal Festival: il Teatro Comunale Giuseppe Verdi, la Tenda Erodoto presso Piazza Cesare Battisti, la Sala Giuseppe Verdi di Palazzo de Bassa, l'Aula Magna e l’Aula 4 del Polo Santa Chiara - Università degli Studi di Udine a Gorizia, il Trgovski Dom, la Sala Dora Bassi, la Sala Storica presso l’UGG Unione Ginnastica Goriziana, la Mediateca Ugo Casiraghi e i Giardini Pubblici per la mostra mercato Libringiardino

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito interamente dedicato all'evento www.estoria.it 







 

Programma èStoria Donne

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