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Il sistema climatico negli ultimi 10.000 anni: verso un superinterglaciale
Giuseppe Orombelli
Gli ultimi 10 mila anni corrispondono circa all’Olocene, l’attuale periodo interglaciale, durante il quale si è sviluppata la civiltà umana.
Rispetto ai 4 periodi interglaciali precedenti la temperatura media globale della Terra è stata un po' meno calda e più stabile, i gas serra hanno avuto modeste e lente variazioni intorno ai valori tipici degli interglaciali, mentre i ghiacciai montani hanno avuto limitate oscillazioni frontali.
Giuseppe Orombelli è Prof. Emerito di geografia fisica nell’ Università di Milano Bicocca. Si è occupato di geologia glaciale, geomorfologia alpina, paleoclimatologia nelle Alpi, in Karakorum ed in Antartide. Ha coordinato le ricerche italiane del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide nel settore della glaciologia e la partecipazione italiana ai progetti europei di perforazione nei ghiacci polari della Groenlandia (GRIP) e in Antartide (EPICA). E’ socio dell’Accademia dei Lincei e dell’Istituto Lombardo-Accademia di Scienze e Lettere.
Rispetto ai 4 periodi interglaciali precedenti la temperatura media globale della Terra è stata un po' meno calda e più stabile, i gas serra hanno avuto modeste e lente variazioni intorno ai valori tipici degli interglaciali, mentre i ghiacciai montani hanno avuto limitate oscillazioni frontali.
La Terra si sta quindi dirigendo verso un super-interglaciale ?Ma a partire dalla rivoluzione industriale, ed in particolare nell’ultimo secolo, si sono avute variazioni rapide e sincrone su tutta la Terra: la temperatura media globale ha superato i valori massimi toccati nell’Olocene, i gas serra hanno superato nettamente i valori tipici degli interglaciali, i ghiacciai montani e negli ultimi decenni anche le due calotte polari (Groenlandia e Antartide) sono contemporaneamente in netta perdita e il livello medio del mare ha preso a risalire.
Giuseppe Orombelli è Prof. Emerito di geografia fisica nell’ Università di Milano Bicocca. Si è occupato di geologia glaciale, geomorfologia alpina, paleoclimatologia nelle Alpi, in Karakorum ed in Antartide. Ha coordinato le ricerche italiane del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide nel settore della glaciologia e la partecipazione italiana ai progetti europei di perforazione nei ghiacci polari della Groenlandia (GRIP) e in Antartide (EPICA). E’ socio dell’Accademia dei Lincei e dell’Istituto Lombardo-Accademia di Scienze e Lettere.