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Edith Bruck: testimonianza sul razzismo

L'importanza del ricordo

L`odio etnico e l`Olocausto vengono ricordati, in questo video, attraverso gli occhi di chi è riuscito a sfuggire alla tragedia, in particolare attraverso la testimonianza di Edith Bruck, scrittrice ungherese, che ha vissuto in prima persona le persecuzioni nel campo di concentramento di Auschwitz, dove ha perso tutta la sua famiglia.

Lontana da quell`orrore, Bruck si racconta come italiana di adozione e parla nel salone della sua casa, mentre scorrono le immagini dell`Olocausto. Edith Bruck è arrivata nel 1954: non parlava l`italiano ma, proprio quaranta anni fa, ha pubblicato il suo primo libro in lingua italiana, dopo appena tre anni di permanenza nella peninsola. Ho scoperto - dice Bruck - che l`italiano è diventata la mia lingua e ora è più facile esprimermi perché ho meno pudore e sento questo paese come la mia casa.

Ma c`è sempre il pericolo del razzismo in Europa? Bruck risponde che non siamo arrivati ancora alla piena convivenza multiculturale né al rispetto della diversità. Nell`altro dobbiamo vedere il nostro volto, quello di nostra sorella e nostro fratello. Non un nemico. Un' importante testimonianza che difende i valori della cultura, del dialogo e della tolleranza contro quelli della guerra e della persecuzione.