Rai Cultura

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Studenti e operai in lotta

L'Italia della Repubblica

Proponiamo qui una serie prodotta da Rai Cultura che ricostruisce la storia del nostro paese a partire dal 1946, anno della proclamazione della Repubblica. Un'analisi degli avvenimenti più rilevanti da un punto di vista storico, sociale, politico, economico e antropologico. Ogni puntata si avvale dell'intervento di un personaggio autorevole, intervistato in studio da Michele Astori e di un'introduzione a cura di Paolo Mieli. Per vedere tutte le puntate vai allo Speciale dedicato a L'Italia della Repubblica.
La decima puntata della serie approfondisce il tema delle riforme dell’istruzione avviate dal centrosinistra sono alla base dei processi che portano al Sessantotto studentesco. Molti studenti si rendono conto che frequentare l’università non dà più la certezza di un futuro agiato. Di conseguenza molti studenti rifiutano l’idea stessa di benessere e, tra il 1967 e il 1968, danno inizio alla contestazione studentesca. Ospite in studio, intervistata da Michele Astori, la fondatrice de Il Manifesto Luciana Castellina. La contestazione parte con l’occupazione di numerose facoltà, cortei, grandi manifestazioni e scontri con le forze dell’ordine. Successivamente, sull’onda dell’operaismo, il movimento studentesco individua nella classe operaia il suo interlocutore privilegiato.

Nascono nuovi soggetti politici (Avanguardia operaia, Potere Operaio, Lotta Continua, il gruppo del Manifesto) in contrasto con i partiti tradizionali. Tutto ciò avviene in un periodo di intense lotte condotte dagli operai per il rinnovo dei contratti di lavoro. Per i sindacati è un momento difficile, le confederazioni sono duramente contestate dalle frange più estremiste e indebolite dalla nascita di gruppi di operai autonomi all’interno della fabbriche.

Ciò provoca però un riavvicinamento dei tre sindacati Cgil, Cisl, Uil, che, con il passare del tempo, riescono ad assumere la direzione delle lotte concludendo una serie di contratti nazionali con aumenti salariali e la conquista di importanti diritti collettivi e individuali (le 10 ore di assemblea sindacali retribuite, il riconoscimento dei rappresentanti in azienda, il diritto alla contestazione per il lavoratore nel caso di provvedimenti disciplinari).

Infine, nel maggio del 1970, il parlamento approva lo Statuto dei lavoratori.

La puntata si avvale del contributo degli storici Marcello Flores, Peppino Ortoleva e del politologo Michele Salvati. Il racconto dà voce, inoltre, a testimoni e protagonisti dell’epoca, come Luigi Bobbio, Giuseppe Grosso, Herbert Marcuse, Alberto Moravia, Rossana Rossanda, Mauro Rostagno, Bruno Trentin e Domenico Vicinanza, anche con interviste tratte dal repertorio delle Teche Rai.