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La riforma universitaria del '69
Alle soglie degli anni Sessanta, il sistema scolastico italiano è legato ancora ad un’impostazione di epoca fascista e l’università è del tutto elitaria, frequentata esclusivamente dalla classe agiata. In questo decennio però il superamento dei limiti nell’attuazione del diritto allo studio diventa improvvisamente protagonista nel dibattito politico e pubblico. Nel 1965 la legge 2314, detta Gui, dal nome del ministro della pubblica istruzione, inizia a riformare il mondo universitario e si ottiene un allargamento degli iscritti.
A guidarci nell’approfondimento di questo delicato e decisivo periodo di trasformazioni sociali, la storica Simonetta Soldani, una delle fondatrici della Società italiana delle Storiche (SIS), con il supporto, dalle Teche Rai, di alcuni brani tratti dalle inchieste del Telegiornale, I ribelli della Sapienza e Aspettando la riapertura, che danno voce agli studenti universitari di allora, tra rivendicazioni e prospettive future.
La mobilitazione universitaria del 1968 e del 1969 condurrà alla legge 910, approvata come “Provvedimenti urgenti per l’Università, in attesa della riforma universitaria”, con il nome di Legge Codignola, l’allora ministro socialista della pubblica istruzione.Alle soglie degli anni Sessanta, il sistema scolastico italiano è legato ancora ad un’impostazione di epoca fascista e l’università è del tutto elitaria, frequentata esclusivamente dalla classe agiata
A guidarci nell’approfondimento di questo delicato e decisivo periodo di trasformazioni sociali, la storica Simonetta Soldani, una delle fondatrici della Società italiana delle Storiche (SIS), con il supporto, dalle Teche Rai, di alcuni brani tratti dalle inchieste del Telegiornale, I ribelli della Sapienza e Aspettando la riapertura, che danno voce agli studenti universitari di allora, tra rivendicazioni e prospettive future.