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L'impegno delle donne

Anna Maria Isastia

In questo breve intervento, la storica Anna Maria Isastia, già docente all’Università di RomaTre, Cassino e La Sapienza, si sofferma sul ruolo delle donne nella Prima Guerra Mondiale. Narrato a lungo come un conflitto di soli uomini, esso vide al contrario un forte protagonismo femminile. Le donne italiane non fecero mancare il proprio sostegno alla nazione prendendo il posto lasciato scoperto dagli uomini nelle fabbriche, nei lavori agricoli, nel terziario, senza contare la loro presenza anche in prima linea, ad esempio come infermiere di guerra. Tale impegno collettivo fu però ben poco ripagato nel dopoguerra in termini di parità di genere. Sarà necessario aspettare il secondo Dopoguerra perchè le donne raggiungano il diritto al voto. 

L’intervista è stata realizzata a Roma, nell’ambito del convegno sulla figura del Milite Ignoto, tenutosi il 13 e 14 ottobre 2021 e organizzato dall’Ufficio Storico dello Stato maggiore della Difesa. L’iniziativa cadeva nel centenario della solenne cerimonia che, il 4 novembre 1921, portò al Vittoriano il corpo del soldato senza nome - uno, ma rappresentativo dei circa 200.000 italiani caduti nel Primo conflitto mondiale senza che si potesse riconoscerne l’identità.

La Grande Guerra infatti è stata caratterizzata, sui vari fronti, non tanto da un eroismo di singoli individui, quanto da un enorme sacrificio di massa. Di qui il sottotitolo del convegno: “Il Milite Ignoto. Sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della nazione”. Il consesso, tenutosi presso la Scuola Ufficiale dei Carabinieri, ha visto la partecipazione di importanti studiosi, sia militari che civili. Rai Storia ha coperto il convegno realizzando brevi interviste ad alcuni dei relatori, raccolte in questo Speciale web.