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Lucio D'Alessandro
Giuseppe Galasso. Pensiero storico e azione politica
Giuseppe Galasso ha insegnato per molti anni all’Università Suor Orsola Benincasa ed io ho avuto l’onore di fare la sua laudatio quando, coronando un percorso di vita straordinario, questa Università gli ha conferito la laurea honoris causa in Conservazione dei Beni Culturali.
Ma Galasso era anche un uomo pubblico, che è stato presente nelle istituzioni in modi molto vari, dalla presidenza della Biennale di Venezia, al Consiglio comunale di Napoli e al Governo da Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni culturali, dove, dimostrando la capacità di unire il pensiero storico all’azione politica, ha realizzato la grande riforma di protezione del paesaggio che porta il suo nome: iniziò emanando dei decreti, che furono denominati “Galassini”, che poi raccolse nella grande Legge Galasso, che oggi fa parte del Codice dei Beni culturali.Galasso è stato un grande storico dell’Italia ed ha in qualche modo innovato il concetto stesso di italianità, dimostrando con i suoi studi che l’idea di italianità era molto più antica rispetto al Risorgimento e aveva un'origine medievale.
È stato anche un grande storico di Napoli, del Mezzogiorno e dell’Europa e non è un caso che in questo nostro Ateneo abbia insegnato Storia d’Europa.
Una riforma che proseguiva l'opera di Benedetto Croce, autore della prima legge sul paesaggio in Italia nel 1920: è lo stesso ambiente nel quale si era formata anche Elena Croce, con la sua lunga battaglia per l’ambiente e il paesaggio, e nel quale nasce Italia Nostra e opera a Napoli l’architetto Antonio Iannello.
Galasso aveva cominciato il suo percorso di insegnamento, nella Napoli difficile del dopoguerra, come maestro elementare e ricordava questa esperienza con grande rispetto e con grande affetto, raccontando di aver mantenuto i contatti con alcuni di questi allievi per tutta la sua lunga vita.
Bene ha fatto il Ministero dell'Istruzione a scegliere come testo per la riflessione degli studenti durante l'esame di maturità un brano della Storia d’Europa di Giuseppe Galasso, perché questo segnala come la sua opera sia entrata nella cultura, nell’episteme del nostro Paese.
Lucio d’Alessandro, professore ordinario di Sociologia giuridica, è stato Rettore dell’Università del Molise ed è oggi Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e Vicepresidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane). Studioso dell’utilitarismo morale tra Settecento e Ottocento e del pensiero di Michel Foucault, si è negli ultimi anni occupato del moderno concetto di Università, a partire dal pensiero di Humboldt e Schleiermacher. È recente un’incursione nel mondo letterario con Il dono di nozze (Premio del Presidente per la narrativa Viareggio-Rèpaci, 2016).