Rai Cultura
Fotografi a Teheran a testimonianza dell’importanza dell’incontro. Si possono notare sulla sinistra il generale Marshall e il generale Eisenhower, mentre sulla destra Molotov, ministro degli esteri sovietico
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Tavolo dei negoziati
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I tre leader con lo Stato Maggiore
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Un momento dello sbarco in Normandia che avverrà il 6 giugno 1944 e che è oggetto della discussione dei tre capi di Stato alla conferenza di Teheran
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Winston Churchill e Stalin all’ambasciata inglese
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I protagonisti della conferenza in un momento conviviale
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Il presidente Roosevelt incontra lo Sha in Iran, durante la conferenza a Teheran
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Stalin a Teheran fuori dall’ambasciata russa: a sinistra si nota il generale Marshall e a destra il ministro Molotov
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Il presidente Roosevelt parla alla radio agli americani di ritorno dal primo grande incontro fra i tre capi di Stato
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La conferenza di Teheran

L'inizio della ricostruzione

Il secondo conflitto mondiale è giunto ormai al suo quarto anno. L’andamento bellico sembra assumere una direzione ben precisa: la Germania ha subito una battuta d’arresto inaspettata con l’invasione russa, l’Italia è spaccata dopo l’armistizio dell’otto settembre e si combatte ovunque una guerra civile. Gli Alleati sono sbarcati in Sicilia e si apprestano a risalire la Penisola. Dal 28 novembre al 1 dicembre del 1943 a Teheran si tiene la prima riunione fra Franklin Delano Roosevelt, presidente degli Stati Uniti, Winston Churchill, primo ministro britannico e Stalin, capo politico dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. All’ordine del giorno l’organizzazione militare dello sbarco in Normandia e la futura risistemazione dell’Europa dopo la fine del conflitto.

Dal 28 novembre al 1 dicembre del 1943 a Teheran si tiene la prima riunione fra Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Stalin


Vengono anche discusse alla fine le proposte americane relative alla struttura della futura organizzazione delle Nazioni Unite. A questo primo incontro seguiranno quelli di Jalta e Postdam nel 1945, ultime illusioni di una piena collaborazione fra i tre paesi. Roosevelt morirà poco prima della fine della guerra, Churchill perderà le elezioni a sorpresa e Stalin inizierà quel processo di isolamento dall’Occidente, che porterà alla "Cortina di ferro".