Rai Cultura
Ritratto del giovane Napoleone Bonaparte alla guida dell'armata d'Italia
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Il Generale Napoleone con l'armata francese mentre valica le Alpi
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Napoleone il 15 maggio 1796 entra a Milano abbandonata dagli Austriaci
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Nel 1798 Napoleone sbarca ad Alessandria d’Egitto, con l’intento di spezzare le rotte commerciali inglesi con l’Oriente
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Napoleone Bonaparte il 18 maggio 1804 si proclama imperatore dei francesi. La delusione in tutta Europa è forte per il tradimento dei valori rivoluzionari. Lo stesso Beethoven non approva da fervente repubblicano
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L’imperatore passa in rassegna le sue truppe
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Una raffigurazione della battaglia d’Austerliz nel 1805, tra le armate francesi e una coalizione di Russia e Austria
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Un quadro che ritrae Napoleone verso il suo primo esilio, all’isola d’Elba
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La battaglia di Waterloo del 18 giugno 1815, l’ultima decisiva combattuta dall’esercito francese contro una coalizione antinapoleonica. Dopo la sconfitta Napoleone viene condotto sull’isola atlantica di Sant’Elena, dove morirà il 5 maggio 1821
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Il Congresso tenutosi a Vienna dal 10 novembre 1814 al 9 giugno 1815, a cui prendono parte Austria, Inghilterra, Russia, Prussia e la Francia
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Stampa satirica che rappresenta il nuovo equilibrio politico che scaturisce dal Congresso di Vienna. Vengono ripristinati tutti i sovrani spodestati da Napoleone
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Un'altra raffigurazione del Congresso tenutosi a Vienna. Nel settembre 1815 per rinsaldare l’ordine ratificato, viene creata la Santa Alleanza tra Austria, Prussia e Russia
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Il contesto storico ai tempi di Beethoven

1797-1827

Riprendiamo il racconto, attraverso stampe e dipinti dell’epoca, del quadro storico che fa da sfondo alla vita del maestro Ludwig Van Beethoven. Dopo il grande trionfo in Italia il giovane generale Napoleone Bonaparte, su autorizzazione del Direttorio, organizza una spedizione in Egitto nel 1798, con l’intento di tagliare le vie commerciali inglesi. Questa volta l’impresa risulta un insuccesso e causa anche un peggioramento della situazione politica in Francia, il generale fa ritorno in patria. Nonostante tutto il mito di Napoleone Bonaparte va sempre più consolidandosi come campione di quei valori repubblicani ormai diffusi in tutta Europa. Il 18 brumaio (9 novembre) 1799, poco dopo il suo rientro, con un colpo di Stato, il generale mette fine al governo del Direttorio e assume personalmente il potere attraverso la formazione di un triumvirato costituito da tre consoli.

Il 18 maggio 1804 Napoleone si proclama imperatore dei francesi, mettendo fine all’esperienza repubblicana nata dal grande sogno rivoluzionario del 1789. Questo gesto porta in patria e in tutta Europa ad una generale delusione e ad un senso di tradimento, che colpiscono anche Beethoven.

Seguono anni di dominio napoleonico, dal 1805 al 1810, con un susseguirsi di sconfitte da parte della Gran Bretagna, della Prussia, della Russia e dell’Austria. Nel 1812 Napoleone decide di invadere la Russia, ponendo le basi del suo declino e del suo definitivo tramonto, che lo porteranno ad un primo esilio all’Isola dell’Elba nel 1814 e ad uno definitivo nell’isola di Sant’Elena nel 1815, dopo la sconfitta nella celebre battaglia di Waterloo. Morirà lontano da tutti il 5 maggio del 1821. Intanto l’Europa si riorganizza e tra il 1814 e il 1815 le principali Monarchie riunitosi proprio nella città di Beethoven, danno vita al celebre Congresso di Vienna che sancisce il ritorno al sistema di potere precedente alla Rivoluzione francese, con il ripristino dei sovrani spodestati da Napoleone. In Francia ritorna la Monarchia con il re Luigi XVIII.L’Europa è in fiamme: dalle ceneri sorgerà un nuovo ordine di cose, o meglio, l’antico ordine apporterà la felicità ai nuovi regni”. Così scrive il cancelliere austriaco Klemens Von Metternich, protagonista assoluto a Vienna. Dopo il Congresso si decide di creare delle solide alleanze e di procedere a frequenti incontri, così da prevenire qualunque situazione di crisi. In realtà l’apparente equilibrio creato dopo l’uscita di scena di Napoleone è destinato a durare ben poco. Mentre la morte coglie Beethoven a Vienna il 27 luglio 1827, l’Europa ha già attraversato una fase di insurrezione generale tra il 1820 e il 1821 e si prepara a nuove manifestazioni di dissenso che si verificheranno pochi anni dopo ovunque, tra il 1830 e il 1831. Tutti medesimi segni di un’insofferenza generale che prepara una nuova stagione di trasformazioni politiche e istituzionali.