Rai Cultura
Il palazzo di Livadija a Yalta sul Mar Nero, dove si svolge la conferenza. Viene allestito anche un centro di comunicazioni congiunto, per inviare notizie a tutto il mondo
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I tre leader dei principali paesi alleati presenti a Yalta: da sinistra Winston Churchill per la Gran Bretagna, Franklin Delano Roosevelt presidente degli Stati Uniti d'America, Stalin capo politico dell'Unione Sovietica
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I tre leader e i propri collaboratori durante uno dei tavoli delle trattative
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Stalin e Churchill: secondo le cronache tra i due leader durante la conferenza si alternano battute scherzose a dichiarazioni velenose.
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Stalin insieme al suo ministro degli esteri Molotov
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Uno scatto che ritrae il saluto tra Churchill e Stalin poco prima che venga realizzata la foto dei tre leader a Yalta, diventata una delle più famose della storia del Novecento
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Roosevelt e Churchill durante la conferenza. Il primo morirà pochi mesi dopo di poliomielite, mentre il secondo perderà incredibilmente le elezioni in patria
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Una versione a colori della celebre foto dei tre leader scattata a Yalta
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Un momento delle trattative tra i leader
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La conferenza di Yalta

4-11 febbraio 1945

Una ricostruzione per immagini di uno degli eventi cruciali della Seconda Guerra Mondiale per le sorti del mondo intero. Il 4 febbraio del 1945 a Yalta, una cittadina in Crimea che affaccia sul Mar Nero, in quella che era la residenza estiva dello Zar Nicola II, si incontrano i capi politici dei principali paesi alleati, Franklin Delano Roosevelt, Stalin e Winston Churchill. In pochi giorni vengono prese decisioni cruciali sulla Germania e sul resto dell'Europa per il nuovo equilibrio che si sarebbe ricostruito dopo la fine del conflitto. I tre leader si sono già incontrati due anni prima, nel 1943 a Teheran.

La parole d'ordine è quella di avviare una nuova era di pace per tutti. Ciascuno però ha i suoi interessi e non mancano i contrasti e le diffidenze 

I tre leader riescono a raggiungere un accordo anche sulla Carta delle Nazioni Unite. Numerosi sono però i punti di contrasto, relativi soprattutto alla Germania e alla quantificazione delle riparazioni di guerra tedesche e degli altri paesi. Secondo gli storici questo incontro rappresenta per ogni paese l'avvio dello sviluppo della propria sfera d'influenza e l'origine di quella che sarà la guerra fredda. Indro Montanelli in un suo editoriale in occasione dei quarant'anni dalla conferenza scrive che "Yalta per alcuni, i sovietici, fu un fasto, per altri, gli occidentali, un lutto". Pochi mesi dopo Yalta, Hitler si suicida e Berlino cade sotto i colpi dell'Armata Rossa, Roosevelt muore a causa della poliomielite e Churchill perde clamorosamente le elezioni in Gran Bretagna, però sono state gettate le basi per un nuovo equilibrio mondiale.