Jurij Gagarin
Un racconto per immagini
12 aprile 1961, ore 8.51 di mattina, ore locali di Mosca. Il razzo Vostok I si alza da terra e in soli nove minuti entra nell'orbita terrestre. All'interno della navicella si trova il cosmonauta Jurij Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio.
Le Vostok realizzate saranno in totale sei. Sono astronavi costituite da una capsula sferica per ospitare il cosmonauta e da una appendice posteriore sganciabile, che contiene apparecchiature, serbatoi e il motore occorrente per le manovre nella fase di rientro. La guida è in parte manuale e in parte automatica.
Secondo le cronache la mattina prima del lancio il cosmonauta durante il tragitto verso la rampa di lancio si ferma a fare pipì sulla ruota posteriore dell'autobus che lo trasporta e da allora questo gesto diventa un vero e proprio rito scaramantico per tutti i cosmonauti sovietici in partenza per una missione nello spazio. Si aggiungono a questa altre consuetudini iniziate da Gagarin e proseguite successivamente, tra cui tagliarsi i capelli due giorni prima del lancio, bere un bicchiere di champagne la mattina prima del lancio e firmare la porta della camera dell'albergo dove si alloggia prima di recarsi alla rampa di partenza. Ricostruiamo attraverso incredibili immagini e manifesti d'epoca la vita di Jurij Gagarin, in seguito ribattezzato "Cristoforo Colombo dei cieli". Trasformato in breve in un eroe di fama internazionale e reso protagonista di un grande successo propagandistico.