Rai Cultura
I militanti del partito salutano al passaggio del feretro del segretario
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Una parte del corteo che accompagna la salma di Berlinguer
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Una giovane donna intenta a leggere l'edizione del 13 giugno 1984 de L'Unità
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Alcune corone di fiori preparate per i funerali di Berlinguer
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Uno dei tanti ritratti preparati per l'ultimo saluto al segretario
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Il necrologio preparato dai compagni di partito della sede di Bisceglie
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Un messaggio di saluto lasciato da un militante del partito
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Uno scatto che ritrae da sinistra i figli di Berlinguer Bianca, Marco, Laura, la moglie Letizia e il fratello Giovanni
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Prima pagina de L'Unità dedicata alla scomparsa del segretario del Partito Comunista Italiano
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Un'altra prospettiva del corteo che segue il feretro
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Bandiere di partito sventolano durante i funerali
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Piazza San Giovanni da un'altra prospettiva
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Berlinguer: i funerali

Un racconto per immagini

7 giugno 1984, durante il comizio di chiusura delle elezioni europee a Padova, il segretario del Partito Comunista italiano Enrico Berlinguer si trova sul palco per il suo intervento. A un certo punto inizia a perdere le forze, il respiro è affannato. Con fatica pronuncia le sue ultime parole con un fazzoletto bianco alla bocca prima di perdere conoscenza: "Compagni, proseguite il vostro lavoro...casa per casa...strada per strada...azienda per azienda, dialogando". Viene colpito da un ictus e quattro giorni dopo, l'11 giugno 1984, muore in ospedale all'età di sessantadue anni. Il feretro viene condotto a Roma dall'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che lo piange da "amico fraterno, figlio e compagno di lotta".

Il 13 giugno si tengono i funerali a Roma, dove partecipano circa un milione e mezzo di persone divise in tre cortei che raggiungono piazza san Giovanni in Laterano, per assistere alla cerimonia.


Sono presenti tutte le personalità politiche italiane e circa cinquanta delegazioni straniere, tra cui il premier cinese Ziyang, Michail Gorbaciov e Yasser Arafat. Ripercorriamo quei drammatici momenti attraverso le immagini dell'epoca da cui si nota l'immensa partecipazione popolare ad un vero e proprio dolore collettivo. Alla fine della giornata saranno circa 100 le persone colte da malore, tra cui anche una vittima per collasso cardiaco.