Rai Cultura
Un primo piano di Paolo Borsellino, fuori dal Tribunale di Palermo
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Il giorno dopo l'attentato, una delle macchine bruciate in seguito all'esplosione
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Vigili del fuoco intenti a pulire la zona colpita
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Prima pagina de La Repubblica, due giorni dopo l'attentato di via d'Amelio
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Una prospettiva di Via D'Amelio dall'alto il giorno dopo l'attentato mafioso che ha ucciso il giudice antimafia italiano Paolo Borsellino e cinque membri della sua scorta di polizia
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Alcuni mazzi di fiori lasciati in via d'Amelio il giorno dopo l'attentato
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I resti di un'automobile colpita dall'esplosione in via d'Amelio
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La folla applaude al passaggio delle bare del giudice italiano Paolo Borsellino e della sua scorta di polizia durante i funerali che si sono tenuti nella Cattedrale di Palermo il 24 luglio 1992
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I familiari del c​aposcorta di Borsellino, Agosti​no Catalano seguono il feretro
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Una delle bare dei cinque agenti di scorta rimasti uccisi insieme a Paolo Borsellino
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Quattro dei cinque agenti della scorta rimasti uccisi a via d'Amelio: da sinistra in alto Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli
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Una delle tante commemorazioni di Falcone e Borsellino organizzate successivamente ai due attentati
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La strage di via D'Amelio

Un racconto per immagini

Ripercorriamo attraverso immagini esclusive i tragici avvenimenti del 19 luglio 1992. Nel primo pomeriggio il giudice Paolo Borsellino si reca in via Mariano D’Amelio, una strada stretta e senza uscita di Palermo, dove abita la madre. Ad attendere il magistrato e i suoi 5 uomini della scorta, nascosti in una vecchia Fiat 126 rubata e parcheggiata nei pressi dell’abitazione, ci sono 50 chili di tritolo. Borsellino arriva e come tante volte scende dall’auto davanti al portone insieme ai suoi uomini e in quel momento, alle 16.58 del pomeriggio, a distanza viene azionato l’esplosivo.

Una carneficina: muoiono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.