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Nilde Iotti insieme a Palmiro Togliatti all'uscita dell'ospedale, dopo l'attentato subito nel 1948 dal leader comunista. I due si conoscono nel 1946 e rimarranno insieme fino alla morte di Togliatti, nel 1964
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In occasione delle elezioni politiche del 1958
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Un primo piano del 1964
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Insieme alla a figlia adottiva Marisa Malagoli Togliatti a Roma nel 1964
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Il Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini e il Presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti partecipano ai funerali di Stato delle vittime dell'attentato al treno 904. Bologna, 27 dicembre 1984
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Insieme ad Enrico Berlinguer nel 1976
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Durante un comizio nel 1979
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Alle urne in occasioni delle elezioni politiche del 1987
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Durante una fase di lavoro della Camera, nel 1980. Nilde Iotti copre la carica di Presidente per tredici anni, dal 20 giugno 1979 al 22 aprile 1992
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Insieme a Gianni Agnelli, nel 1990
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Nilde Iotti riposa a Roma al cimitero del Verano, insieme a Palmiro Togliatti, con il quale ha stretto un sodalizio privato e politico per quasi vent'anni
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Leonilde detta Nilde

Un racconto per immagini

Ripercorriamo attraverso alcune immagini dell'epoca la vita della prima donna eletta Presidente della Camera dei Deputati il Il 20 giugno 1979 al primo scrutinio con 433 voti. Ricoprirà questo incarico per tredici anni, confermata anche il 12 luglio 1983 nella IX legislatura e il 2 luglio 1987 nella X legislatura. Leonilde, detta Nilde, Iotti originaria di Reggio Emilia. Si iscrive al Partito Comunista Italiano nel 1946, dopo avere collaborato con la Resistenza dal 1943 nei Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà. Nello stesso anno viene eletta alla Costituente, anno in cui conosce Palmiro Togliatti, con il quale stringe un sodalizio privato e politico che si manterrà fino alla morte di quest'ultimo. In Parlamento rimarrà ininterrottamente fino al 1998, portando avanti innumerevoli battaglie. Così parla il giorno dell'insediamento come Presidente della Camera dei Deputati, terza carica dello Stato:

La democrazia italiana ha conosciuto in questi anni e conosce tuttora nemici accaniti che vanno combattuti, e sconfitti, con la forza della Costituzione e delle leggi, con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini; con la dedizione di tutti coloro che credono nei valori democratici, impegnandosi, ciascuno nel proprio posto di responsabilità sovente fino al limite del massimo sacrificio. Ad essi va la nostra riconoscenza; alla loro testimonianza deve corrispondere da parte nostra, in piena libertà di giudizio, l'adozione delle decisioni necessarie per la difesa e lo sviluppo delle istituzioni repubblicane.


Tra le sue tante battaglie, particolare attenzione viene sempre posta ai diritti delle donne:

La presenza delle donne in Parlamento ha elevato i problemi delle donne come parte integrante della vita politica italiana. In passato questi problemi venivano tenuti a margine.


 E' costretta a dimettersi dalla Camera dei Deputati per gravi motivi di salute nel 1998. Muore a Roma il 4 dicembre 1999.