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Ricordando Vittorio Gassman
Pino Strabioli incontra il figlio Alessandro e Franca Valeri
Ricordare uno dei più grandi attori italiani del Novecento: Vittorio Gassman. E' quanto fa Pino Strabioli nel suo programma "Colpo di scena" con l' aiuto di Alessandro, figlio di Vittorio e di Franca Valeri.
Alessandro parla di un padre spiritoso, intelligente, comprensivo e...buffo. Vittorio avrebbe voluto, dopo la scomparsa, essere impagliato nel salotto di casa, cosa impossibile visto che la legge lo vieta.
Padre e figlio parlavano di tutto, dalle donne al sesso fino allo sport.
Il figlio prendeva spesso in giro il padre, vedendone i limiti ed ora che non c'è più ha la sensazione di essere diventato molto simile a lui. Poi si passa a ricordare il periodo del teatro popolare in cui Vittorio portava, rappresentandolo in un tendone, il grande teatro classico nelle periferie degradate delle nostre città. Gassman inoltre aveva un gallerista che gli comprava dei quadri per investimento, ma secondo Alessandro erano "i quadri più brutti di ogni pittore"
La Valeri ricorda, tra l' altro, quanto ci si divertisse a lavorare con Gassman perchè lui aveva i "tempi della risata"
Alessandro parla di un padre spiritoso, intelligente, comprensivo e...buffo. Vittorio avrebbe voluto, dopo la scomparsa, essere impagliato nel salotto di casa, cosa impossibile visto che la legge lo vieta.
Padre e figlio parlavano di tutto, dalle donne al sesso fino allo sport.
Alessandro ricorda poi la depressione che ha tormentato Vittorio negli ultimi anni della sua vita, forse a causa di una crescita artistica che non era andata di pari passo con quella nella vita, perché "il mattatore" si era dedicato solo al suo lavoro, non aveva mai fatto una vacanza, lavorava e viveva per fare meglio di chiunque altro e dunque non si è goduto la vita quanto avrebbe potuto.
Il figlio prendeva spesso in giro il padre, vedendone i limiti ed ora che non c'è più ha la sensazione di essere diventato molto simile a lui. Poi si passa a ricordare il periodo del teatro popolare in cui Vittorio portava, rappresentandolo in un tendone, il grande teatro classico nelle periferie degradate delle nostre città. Gassman inoltre aveva un gallerista che gli comprava dei quadri per investimento, ma secondo Alessandro erano "i quadri più brutti di ogni pittore"
La Valeri ricorda, tra l' altro, quanto ci si divertisse a lavorare con Gassman perchè lui aveva i "tempi della risata"