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Pagliacci all'uscita

Da Leoncavallo a Pirandello, uno spettacolo di Roberto Latini

Pagliacci, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e All’uscita, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma per la prima volta, nel 1922.


Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma capaci di una comune sensazione che li rende profondamente accostabili: il primo è immerso nel Verismo di fine ‘800, nella trama spietata del delitto d’onore e d’amore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica.

 

Sembrano, per struttura e doti, collocabili da una parte all’altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche; uno accanto all’ altro, creano un terzo materiale, indipendente, per evocazione e compromissione: il sipario metateatrale che Pirandello aprirà sul nuovo secolo, viene scucito da Leoncavallo nel suo Pagliacci. Insieme, sono una dichiarazione d’indipendenza tra il Verismo e il teatro borghese.


 

9 e 10 NOVEMBRE, TEATRO SECCI TERNI
11 NOVEMBRE, TEATRO PETRARCA AREZZO
17 NOVEMBRE, TEATRO PACINI FUCECCHIO (PI)
19 e 20 APRILE 2024, TEATRO PUCCINI FIRENZE
dal 3 al 7 GIUGNO 2024, TEATRO ELFO PUCCINI MILANO

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