Italian Style: lezioni di design
La pluralità di linguaggi del design italiano
In questo filmato storico che proviene dalle Teche Rai, gli architetti e designer Lella e Massimo Vignelli, raccontano la loro esperienza di testimoni dell' Italian Style negli Stati Uniti. Un intervento di Vico Magistretti, architetto e designer, sottolinea la durata del successo dell' Italian Design come fenomeno culturale iniziato negli anni Sessanta.
Disegnamo quello che non troviamo
Lella Vignelli
In studio, Ugo Gregoretti continua la chiacchierata con Giuliana Gramigna, storica del design, e Antonia Astori, architetto. Vengono illustrati alcuni oggetti significativi, come la poltrona Due Cavalli di De Pas, D`Urbino, Lomazzi (1969), la poltrona Melaina di Rodolfo Bonetto (1970), il divano Superonda di Archizoom (1966). Le esperte spiegano come i designer utilizzassero forme espressive diverse, tratte dall`arte (pop-art), cercando di staccarsi completamente dal razionalismo, visto ormai come movimento esaurito o immobile. Vengono realizzati oggetti più ideologici che ergonomici, spesso per esprimere un desiderio di libertà da qualsiasi impostazione accademica e applicando anche nel design lo slogan di quegli anni: L`immaginazione al potere.
Infine viene presentata una scheda tecnica sulla lavorazione del vetro nella storica azienda Venini di Murano, che ha coniugato con successo l`eredità dei maestri vetrai con la creatività dei giovani designer. Per loro Tobia Scarpa disegna nel 1960 la bottiglia Occhi, utilizzando l`antica tecnica delle murrine per creare un oggetto di design artistico.