Nicola Verlato

L'enfant prodige

Nicola Verlato, artista italiano che da anni ha vissuto a Los Angeles, ma recentemente si è trasferito a Roma,  scopre la sua vena artistica fin da bambino quando, nella casa paterna vicino a Verona, plasma continuamente la terra argillosa del suo giardino, suona il liuto e sfoglia avidamente i numerosi libri di storia dell'arte della biblioteca di famiglia. È così che incontra le opere di Caravaggio, la cui fascinazione lo porta a tralasciare gli altri mezzi espressivi per dedicarsi esclusivamente alla pittura ad olio. 

Verlato inizia a dipingere a 7 anni e a seguire gli insegnamenti di Fra' Terenzio, frate francescano appassionato di arte e pittore anch'egli, che lo educa ad uno stile accademico e lo avvicina ai soggetti religiosi. 

Ho cominciato a frequentare lo studio di questo frate di cui nome è Fra Terenzio, al secolo Quirino Borbone. Era un pittore romano, un frate romano di questo monastero dei frati francescani a Lonigo. Mi ha aiutato molto, soprattutto nel disegno classico, più che aiutato, mi ha insegnato veramente molto. Ed era molto serio. Il fatto che io fosse un bambino di nove anni non voleva dire nulla. Io semplicemente dovevo imparare, e mi diceva sempre: “Nicola, tu devi pensare che se Donatello riusciva a fare, quel che è riuscito a fare lla tua età, ce la puoi fare anche tu.
Nicola Verlato

Già questi primissimi lavori giovanili sono influenzati dall'uso sapientemente drammatico di luce e ombra tipici della pittura caravaggesca che inciderà profondamente nella sua produzione artistica della maturità. Altri punti di riferimento per Verlato sono i grandi artisti del Rinascimento e del Barocco italiano. Spesso realizza opere collegate tra loro per affinità tematica, come la serie Zero Gravity, incentrata sugli scontri automobilistici o Pagan Pop, in cui riferimenti a iconografie e soggetti di stampo classico e mitologico si combinano ad elementi provenienti dal mondo della fantascienza e della tecnologia moderna. Le contaminazioni tecnologiche rivestono infatti un ruolo importante nella sua ricerca artistica: Verlato lavora molto con animazioni 3D o con tecnologie che permettono una fruizione virtuale e interattiva delle sue opere. Nel lavoro Hostia, un ulteriore omaggio a Pier Paolo Pasolini dopo il murales creato nel 2015 a Tor Pignatara a Roma, ha realizzato un incontro in 3 D tra Pier Paolo Pasolini e il poeta Ezra Pound.