Il Barocco nell'architettura
Bernini e Borromini protagonisti indiscussi a Roma
I due architetti rivali Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680) e Francesco Borromini (Bissone, 25 settembre 1599 – Roma, 3 agosto 1667) furono i due massimi interpreti del Barocco romano.
Il baldacchino della Basilica di San Pietro in Vaticano, iniziato nel 1624 da Gian Lorenzo Bernini e concluso con Borromini nove anni dopo, può essere considerato il manifesto del nuovo stile architettonico, che si diffonderà e dominerà tutta l’Europa cristiana per oltre un secolo e mezzo.
Il Barocco assurge a un significato psicologico che trascende quello dell’architettura del seicento e del settecento per significare uno stato d’animo di libertà e un atteggiamento creativo.
Bruno Zevi
Il Baldacchino di San Pietro, Sant’Andrea al Quirinale, Sant’Ivo alla Sapienza, Sant’Agnese in Navona, San Carlino alle Quattro Fontane sono i capolavori dell’architettura barocca che vede in Bernini e Borromini i protagonisti indiscussi. Il primo pone interrogativi, il secondo ne rappresenta l’anima più sensuale.
Chi segue altri non gli va mai inanzi. Ed io al certo non mi sarei posto a questa professione col fine d'esser solo copista.
Francesco Borromini
Il Barocco, battezzato dagli storici dell’arte nella seconda metà del Settecento e concepito come sinonimo di cattivo gusto, viene riabilitato solo verso la fine dell’Ottocento e finalmente nobilitato dal grande collezionista e storico dell’arte Denis Mahon, morto il 24 aprile del 2011.