Modigliani e gli artisti maledetti

La collezione Netter

All’inizio del secolo scorso a Parigi viveva Jonas Netter. Era un agiato commerciante, uomo riservato e timido, appassionato di arte. Grazie al poeta Léopold Zborowski conosce Modigliani, il quale era all’epoca un pittore sconosciuto, proprio come una ventina di altri artisti squattrinati tra i quali Soutine, Utrillo, Valadon, KislingHayden, che mette sotto la sua protezione.

Quello che cerco non è né la realtà né l'irrealtà, ma l'inconscio, il mistero dell'istinto nella razza umana.
Modigliani

Non soltanto acquista le loro opere, ma ne diventa un vero e proprio mecenate devoto, spesso assistendoli anche quando sorgono problemi relativi alla loro sfera privata; predilige Modigliani e Utrillo. La relazione  tra il collezionista e Utrillo é particolarmente intensa. L’artista, abituato all’alcol già in tenera età perché sua nonna usava mescolare del vino nel biberon per farlo addormentare, avrà per tutta la sua vita grandi problemi d’alcolismo. Netter provvede al ricovero dell'artista, affrontandone le spese, con l’intento di curarlo, senza però riuscirci.

Sono io stesso lo strumento delle potenti forze che nascono e muoiono in me
Modigliani

Il servizio è stato realizzato da Rai Arte in occasione della mostra Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter a Palazzo Cipolla, a Roma nel 2013.