L'arte ai tempi del COVID-19: Sean Scully

Stati Uniti

Mentre nella maggior parte del mondo i musei e gli spazi dell'arte sono chiusi  e dobbiamo limitare al minimo i nostri spostamenti fisici, gli spazi mentali sono liberi e infiniti. Usiamo quindi la rete per arrivare nei luoghi di lavoro e nelle menti di alcuni artisti contemporanei da Oriente a Occidente.
Come vivono questo capitolo drammatico della nostra storia? 
Rai Cultura ha chiesto agli artisti di offrire una testimonianza attraverso le immagini e le parole.

Sean Scully è nato a Dublino, in Irlanda, nel 1945 e oggi vive e lavora tra New York, la Baviera e Londra.Partecipa al progetto L'arte ai tempi del COVID-19 con il video che lo vede realizzare uno dei pannelli dell'opera Dark Windows


Sean Scully, Dark Windows, 2020. Olio su alluminio,  5 pannelli  215,9 x 190,5 cm ciascuno. Foto di Elisabeth Bernstein

Il quadrato nero, nichilista e negativo, al centro del mio dipinto romantico, ha un significato molto chiaro.
Credo che il coronavirus sia il risultato diretto del nostro cattivo comportamento, del nostro trattamento brutale e dell'abuso nei confronti della natura e di tutti gli animali che utilizziamo per l'agricoltura industriale.
Dovremmo essere tutti vegetariani.
Dovremmo smettere di abusare degli animali.
Dovremmo guidare auto elettriche.
Dovremmo riciclare tutto, seguendo l'esempio della Germania.
In caso contrario, Coronavirus non sarà altro che il fratello minore di ciò che avverrà. Questo è più importante che realizzare bellissimi quadri, perché se non abbiamo una casa, non avremo nemmeno un posto dove appendere quei bellissimi quadri.
Sean Scully



Ritratto di Sean Scully a St Moritz,  di Elisabeth Bernstein, gennaio2020.

Il lavoro di Sean Scully è nelle collezioni di quasi tutti i principali musei del mondo. Nel 2014, è diventato l'unico artista occidentale ad avere avuto una mostra retrospettiva in Cina, che gli ha portato l’assegnazione del premio  International Artist of the Year Prize dell'anno ad Hong Kong nel 2018. Le sue recenti mostre personali includono Landline, presso The Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, presentata successivamente al  Wadsworth Atheneum, nel Connecticut, una retrospettiva intitolata Vita Duplex allo Staatliche Kunsthalle di Karlsruhe, Germania, Sean Scully: Sea Star alla National Gallery di Londra e la prima grande mostra delle sue sculture allo Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito. Ha esposto inoltre all'Albertina di Vienna, alla Villa Panza, Varese e all’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, per la 58a Biennale Internazionale d'Arte.

Il 2020 vede l'apertura di una grande retrospettiva di cinquant'anni di carriera Sean Scully: “The Shape of Ideas” al Philadelphia Museum of Art, che poi viaggerà al Modern Art Museum di Fort Worth, Texas.