Michelangelo Pistoletto
Il terzo Paradiso per salvare il mondo
Michelangelo Pistoletto è uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana dalla seconda metà del Novecento ad oggi. Le sue opere sono presenti nei più importanti musei del mondo. Una fama internazionale e una lunga carriera in cui è stato capace di reinventarsi, di sviluppare temi nuovi e di assumere il ruolo di guida per generazioni di artisti.
Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dell’arte lavorando con il padre restauratore, nel 1962 realizza i famosi “Quadri specchianti” capaci di trasformare in creatore il mero fruitore dell’opera d’arte, invitandolo ad entrare nel processo creativo. Tra il 1965 e il 1966 produce gli “Oggetti in meno” considerati preludio all’Arte Povera movimento di cui Pistoletto diventa principale esponente e catalizzatore. Lo storico dell’arte Germano Celant, alla metà degli anni ’60, lanciò tredici promettenti artisti accomunati da un linguaggio comune: l’uso di materiali “poveri” come terra, legno, ferro, stracci, plastica e scarti industriali per la realizzazione delle loro opere.
“La Venere degli stracci”, realizzata da Pistoletto nel 1967, in cui un’icona immortale dell’arte classica viene posta di fronte a un cumulo di indumenti logori, è in qualche modo l’emblema dell’Arte Povera.
Tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta l’artista cerca nuove forme espressive e si avvicina alla scultura in poliuretano o in marmo con opere in cui adopera calchi di sculture classiche, astraendole dal loro contesto originario. Per Michelangelo Pistoletto l’arte non è mai riconducibile al semplice processo di creazione tecnica ma è legata ad idee complesse. Per questo è sempre stato promotore di iniziative che coinvolgono artisti da diversi ambiti creativi.
Coerente con questa concezione dell’arte e nel tentativo di riavvicinarla alla società, nel 1998 crea a Biella la “Cittadellarte”, un luogo di incontro e relazione, un laboratorio creativo di propagazione del cambiamento nei vari ambiti della società. Nel 2003, intorno all’opera Nuovo segno d’infinito, nasce Il Terzo Paradiso, che segna una nuova fase della ricerca artistica di Michelangelo Pistoletto, ancora in divenire.
Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dell’arte lavorando con il padre restauratore, nel 1962 realizza i famosi “Quadri specchianti” capaci di trasformare in creatore il mero fruitore dell’opera d’arte, invitandolo ad entrare nel processo creativo. Tra il 1965 e il 1966 produce gli “Oggetti in meno” considerati preludio all’Arte Povera movimento di cui Pistoletto diventa principale esponente e catalizzatore. Lo storico dell’arte Germano Celant, alla metà degli anni ’60, lanciò tredici promettenti artisti accomunati da un linguaggio comune: l’uso di materiali “poveri” come terra, legno, ferro, stracci, plastica e scarti industriali per la realizzazione delle loro opere.
“La Venere degli stracci”, realizzata da Pistoletto nel 1967, in cui un’icona immortale dell’arte classica viene posta di fronte a un cumulo di indumenti logori, è in qualche modo l’emblema dell’Arte Povera.
Tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta l’artista cerca nuove forme espressive e si avvicina alla scultura in poliuretano o in marmo con opere in cui adopera calchi di sculture classiche, astraendole dal loro contesto originario. Per Michelangelo Pistoletto l’arte non è mai riconducibile al semplice processo di creazione tecnica ma è legata ad idee complesse. Per questo è sempre stato promotore di iniziative che coinvolgono artisti da diversi ambiti creativi.
Coerente con questa concezione dell’arte e nel tentativo di riavvicinarla alla società, nel 1998 crea a Biella la “Cittadellarte”, un luogo di incontro e relazione, un laboratorio creativo di propagazione del cambiamento nei vari ambiti della società. Nel 2003, intorno all’opera Nuovo segno d’infinito, nasce Il Terzo Paradiso, che segna una nuova fase della ricerca artistica di Michelangelo Pistoletto, ancora in divenire.
Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra. Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale. Con il Nuovo Segno d’Infinito si disegnano tre cerchi: quello centrale rappresenta il grembo generativo del Terzo Paradiso.