Alla scoperta di Raffaello e bottega a Villa Farnesina
Rilievi, studi e riletture con delle sorprese in mostra
La mostra Raffaello in Villa Farnesina. Psiche e Galatea, a cura di Antonio Sgamellotti, Virgina Lapenta, Chiara Anselmi e Claudio Seccaroni, ci illustra uno studio complesso sulle opere realizzate da Raffaello e la sua bottega, eseguito da un gruppo di lavoro interdisciplinare esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni pubbliche (tra i quali CNR e ENEA) e private (Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto e XGLab-Bruker). Il gruppo ha indagato sulle tecniche esecutive e i materiali utilizzati da Raffaello per la Villa privata del ricco banchiere Agostino Chigi.
Utilizzando tecnologie non-invasive, nel corso dell’indagine sui materiali usati per il Trionfo di Galatea, sono emersi dei dati che svelano una scoperta sorprendente: il blu utilizzato da Raffaello non era un blu rinascimentale tradizionale ma era un blu antico, il primo blu artificiale utilizzato dagli egizi 3000 anni fa, chiamato appunto “blu egizio”. Erano secoli che non si utilizzava il blu egizio e il suo impiego nel rappresentare la favola antica evidenzia la precisa volontà di Raffaello di sperimentare pigmenti antichi.
La mostra in corso nella Villa Farnesina merita senz’altro una visita, ma se non dovesse essere possibile le nuove tecnologie impiegate dalla squadra del MOLAB per realizzare la Loggia digitale ci permettono di poter ammirare e indagare in dettaglio la loggia di Amore e Psiche anche comodamente da casa sul nostro computer o smartphone.
Raffaello in Villa Farnesina. Psiche e Galatea
Villa Farnesina, Roma
Fino al 21 Gennaio 2021
Utilizzando tecnologie non-invasive, nel corso dell’indagine sui materiali usati per il Trionfo di Galatea, sono emersi dei dati che svelano una scoperta sorprendente: il blu utilizzato da Raffaello non era un blu rinascimentale tradizionale ma era un blu antico, il primo blu artificiale utilizzato dagli egizi 3000 anni fa, chiamato appunto “blu egizio”. Erano secoli che non si utilizzava il blu egizio e il suo impiego nel rappresentare la favola antica evidenzia la precisa volontà di Raffaello di sperimentare pigmenti antichi.
Al primo piano della Villa Farnesina, negli spazi che costituivano l’appartamento privato del committente più assiduo e munifico di Raffaello, Agostino Chigi, è allestita una mostra organizzata in collaborazione con la direttrice dell’Istituto Centrale per la Grafica , Maria Cristina Misiti, che illustra la traduzione grafica della Regia Calcografia della favola di Amore e Psiche tra disegni, fotografie e matrici. Dopo Raffaello diversi artisti hanno scelto alcune delle scene più rappresentative della favola di Amore e Psiche proponendone una rilettura con tecniche diverse. Sono presenti in mostra, tra l’altro, i disegni preparatori di Raffaello che furono effettivamente tradotti nelle scene pittoriche che oggi decorano la loggia e anche disegni che ci svelano altre immagini mai realizzate.E’nota la passione di Raffello per l’Antico, così come la sua consultazione costante delle fonti classiche, in particolare Vitruvio che nel suo "De Architectura" riporta proprio la ricetta del blu egizio, noto allora come caeruleum. La presenza del blu egizio nel "Trionfo di Galatea" è la prova materiale, letteralmente, di quanto grande fosse questa sua passione, al punto di ricreare materiali degli antichi romani per dipingere un soggetto che appartiene all’antichità.
Antonio Sgamellotti
Curatore
Accademico dei Lincei
La mostra in corso nella Villa Farnesina merita senz’altro una visita, ma se non dovesse essere possibile le nuove tecnologie impiegate dalla squadra del MOLAB per realizzare la Loggia digitale ci permettono di poter ammirare e indagare in dettaglio la loggia di Amore e Psiche anche comodamente da casa sul nostro computer o smartphone.
Raffaello in Villa Farnesina. Psiche e Galatea
Villa Farnesina, Roma
Fino al 21 Gennaio 2021