L'Adorazione dei Pastori del Grechetto

Chiesa di San Luca

Il Barocco genovese è popolato da artisti di grandissima importanza anche per il panorama internazionale: da Bernardo Strozzi, a Gioacchino Assereto, per arrivare ai Carlone e al Piola

Tra i moltissimi artisti della Genova barocca, spicca per genio ed estro un pittore particolare, dal temperamento saturnino e spesso collerico, ma con doti artistiche che lasciarono a bocca aperta la Roma di Pietro da Cortona: Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto. 
Grechetto è un pittore della natura, capace di trasformare tela e colori in corpi, carne, pelli, piante, stoffe, bestie. Un alchimista, che trasforma a suo piacimento la realtà e la ricrea, alternativa, nei suoi dipinti. 


Grechetto, Adorazione dei Pastori, 1645, Chiesa di San Luca, Genova

In uno dei suoi soggiorni genovesi di ritorno da Roma, nel 1645, la famiglia Spinola gli chiede di realizzare per la Chiesa di San Luca, un’opera che, nei secoli a venire, sarà meta di un vero e proprio pellegrinaggio da parte di tutti coloro che verranno a visitare Genova: L’Adorazione Mistica
Perché questo nome particolare? Perché Grechetto inserisce nella scena, a dominarla dall’alto, un meraviglioso gruppo d’angeli, che  armati di turibolo incensano Gesù, tenuto in grembo da una dolcissima Maria. 


Grechetto, Adorazione dei Pastori, 1645, Chiesa di San Luca, Genova, dettaglio

Gesù è quindi già Eucaristia, rendimento di Grazie, Sacrificio: nel momento del Natale e della rivelazione ai pastori della sia venuta nel mondo, ecco che gli angeli già agiscono con il medesimo gesto che il sacerdote compie, sull’altare, nel consacrare l’ostia. 


Grechetto, Adorazione dei Pastori, 1645, Chiesa di San Luca, Genova, dettaglio

Una Natività molto particolare, dove sono enfatizzate le doti di naturalista di Grechetto nei cesti di vimini e nelle bestie in primo piano e dove appare anche una figura particolare. È il pastore in primo piano, con il capo cinto d’edera, la pelle bruna e una sembianza quasi di satiro, mentre suona uno strumento a fiato, tipico del dio Pan. 
È molto probabile che Grechetto, lettore di molti testi di Filosofia Naturale, disponibili nella biblioteca del suo maestro, abbia voluto sottolineare così anche un più profondo messaggio: Cristo è il legame tra il passato e il futuro, tra la religione pagana (Pan) e la rivelazione Cristiana. Un rinnovamento che non distrugge, ma concilia. Un messaggio di pace e serenità di straordinaria attualità, che i pennelli del Grechetto raccontano a San Luca da più di trecento anni.


Ideazione, contenuti e presentazione video Giacomo Montanari (storico dell'arte)
Cura dei testi Pietro Toso
Riprese, regia e montaggio Lorenzo Zeppa
Fotografie Fabio Bussalino