La Chiesa di Santa Maria di Castello

Un patrimonio stratificato nei secoli

Nel cuore del centro storico di Genova si trova una delle chiese più affascinanti della città, Santa Maria di Castello, che con le numerose opere d’arte contenute al suo interno, è testimone dell’evoluzione storica e artistica della città nel corso dei secoli

La prima testimonianza scritta sulla Chiesa di Santa Maria di Castello, risale al 1049 anche se il luogo di culto venne costruito probabilmente su un più antico sito di epoca longobarda. L’impianto architettonico dell’edificio è principalmente romanico con la facciata costruita su progetto dei Magistri Antelami, una scuola di architetti lombardi attiva in tutto il Nord Italia tra i secoli X e XVI

La sobrietà della facciata si ripete nella volta della navata principale che si poggia su antiche colonne decorate con capitelli di recupero di periodo romano 

Nel corso del Quattrocento, il corpo principale della chiesa venne ampliato grazie all’ausilio economico delle famiglie Giustiniani e Grimaldi che permise l’edificazione di un convento costituito da tre chiostri e un orto nascosto, oggi adibito ad aranceto. 
Per secoli la chiesa venne retta dall’ordine domenicano e proprio per questo buona parte delle cappelle delle navate laterali sono dedicate a santi vicini al culto di San Domenico, come Santa Rosa da Lima o San Giacinto Odrovaz. Proprio nella Cappella di Santa Rosa è ancora oggi conservato il sarcofago di Jacopo da Varagine, l’autore della Leggenda Aurea, la più importante raccolta di vita di santi del medioevo.

Il complesso di Santa Maria di Castello contiene al suo interno opere d’arte eccezionali di periodi storici molto diversi. Si va dal Cristo Moro, una delle sculture lignee di origine duecentesca più antiche della Liguria, alla tela secentesca del Miracolo di Soriano di Giovanni Benedetto Castiglione detto Grechetto, passando per capolavori del Rinascimento italiano realizzati dal lombardo Pier Francesco Sacchi e dal ligure Giovanni Mazone. Buona parte di questi dipinti venne commissionato direttamente dai frati domenicani, ma in altri casi furono le principali famiglie genovesi a chiedere a pittori e scultori di decorare le cappelle rette in giuspatronato. È questo il caso della magnifica Tomba di Demetrio Canevari, scolpita a inizio Seicento dallo scultore lombardo Tomaso Orsolino. 


Giusto da Ravensburg, Annunciazione, 1451, Santa Maria di Castello, Genova

Discorso a parte merita l’affresco dell’Annunciazione di Giusto da Ravensburg, dipinto dal pittore tedesco nel 1451, nel loggiato del secondo chiostro e principale esempio di stile gotico-fiorito presente a Genova. 
La visita della chiesa offre sorprese anche grazie al piccolo museo ricavato nei locali della vecchia ala conventuale. Qui sono conservate opere trecentesche come la Madonna con Bambino attribuita a Barnaba da Modena e soprattutto la meravigliosa Pala di Ognissanti di Ludovico Brea, dove oltre 200 figure sono inserite al di sotto dell’Incoronazione della Vergine


Pala di Ognissanti, Ludovico Brea, 1513, Museo della Chiesa di Santa Maria di Castello, Genova

La visita della chiesa offre quindi la possibilità di ammirare opere d’arte interessanti in un contesto architettonico che nel corso del tempo ha subito diverse modifiche, anche a causa degli eventi storici che hanno colpito la città
Santa Maria di Castello ha infatti resistito sia al bombardamento francese del 1684, che portò al rifacimento della zona presbiteriale, sia alla Seconda Guerra Mondiale, a seguito della quale venne ricostruita parte della navata sinistra. 

Oggi la chiesa è visitabile grazie ai tour guidati condotti dall’Associazione Culturale Santa Maria di Castello che permettono a tutti gli amanti dell’arte ligure e non solo di addentrarsi all’interno di un sito culturale unico per importanza storica e per bellezza artistica.

Ideazione e contenuti, Giacomo Montanari (storico dell'arte)
Cura dei testi e presentazione video Pietro Toso
Riprese, regia e montaggio Lorenzo Zeppa
Fotografie Fabio Bussalino