Gli Stregoni della meraviglia di Folco Quilici
Festa Barocca, seconda puntata
La seconda puntata di Festa Barocca è interamente dedicata a Roma, il cuore del Barocco plasmato dagli "Stregoni della meraviglia", gli artisti della moltitudine formale. Le fontane di Bernini qualificano e caratterizzano le piazze dialogando con lo spazio urbano reso così dinamico e animato dalla metamorfosi incessante di architettura e scenari naturali.Zampilli, cascate, spruzzi, traboccamenti, gocciolamenti, specchi e correnti, nella Roma Barocca l'acqua diventa spettacolo e le numerosissime fontane progettate da Gian Lorenzo Bernini, evocano la perfetta fusione tra spazio urbano e forme tratte dalla natura
Spettacolare innovazione stilistica e scenografica, la Fontana dei Quattro Fiumi (1651) di Piazza Navona, è sormontata da un obelisco che sembra poggiare nel vuoto sopra lo scoglio di travertino. La fontana fu commissionata a Bernini da Innocenzo X, lo stesso pontefice che volle realizzare la Piazza per celebrare la grandezza del casato dei Pamphili, in una sorta di competizione con Urbano VIII, il predecessore Barberini.L'acqua non è più semplice elemento contenuto nella fontana, ma viene trasformata essa stessa in architettura spettacolare, vivificata dal suono e da un'energia misteriosa che muove la materia inerte del travertino
Eretta davanti alla Fontana dei Quattro Fiumi per volere di Innocenzo X, la chiesa di Sant'Agnese (1652-1691) di Francesco Borromini, diverrà un prototipo di edificio liturgico barocco di grande successo negli anni a venire.L'ambizione dei pontefici del Barocco diede slancio a un mecenatismo grandioso che trasformava il volto di una Roma ancora antica e medioevale. L'immagine delle rovine cosparse nella città, dialoga tutt'oggi con squarci e complessi dell'epoca barocca
Piazza Navona, di forma ellittica, venne ridisegnata sul modello dello Stadio di Diocleziano; il nome Navona infatti, è una corruzione da "in agone", ossia, "nel luogo delle gare".
Nei primi anni del Seicento, il fiammingo Pieter Paul Rubens realizzava un omaggio pittorico alla storia di Roma, città dove aveva vissuto e lavorato in ben due tappe: tra il 1601 e il 1602 e tra il 1605 e il 1608. Si tratta di Il Ritrovamento di Romolo e Remo (1615 ca.), eseguito ad Anversa ed oggi conservato in Campidoglio, dove è palese la raffinata tavolozza cromatica di derivazione veneta e la profonda conoscenza delle fonti dell'arte classica.
Nei primi anni del Seicento inoltre, mentre Rubens viaggia attraverso l'Italia, è in corso la rivoluzione pittorica naturalista che apre all'arte moderna. Brani di realtà struggente e impensabili nella pittura manierista, entrano nelle realistiche tele di Caravaggio illuminate da luci naturali di forte contrasto drammatico. La teatralità delle scene caravaggesche di grande realismo, sarà adottata da molteplici scuole di pittori italiani e stranieri e sarà base importante per la pittura barocca.Saranno questi gli elementi stilistici primari da cui inizia la pittura barocca, un modo di fare che l'artista fiammingo esporterà nella principali corti di tutta Europa
Il parmense Giovanni Lanfranco, con l'Assunzione di Maria (1625-27), nella cupola di Sant'Andrea della Valle, portava a Roma la lezione di Parmigianino e Correggio, spirali di corpi in volo mai viste prima, che annullano l’architettura per dare risalto ai personaggi librati nell'aria.Spazi infiniti e vertiginosi brulicanti di figure si aprono nelle cupole e nelle volte di chiese e palazzi del barocco romano
Quasi trent'anni prima, tra il 1598 e il 1600, il bolognese Annibale Carracci aveva affrescato la volta della Galleria del Palazzo del cardinale Odoardo Farnese. A contatto con le collezioni di archeologia dei nobili romani e vicino agli affreschi di Michelangelo e Raffaello, Carracci elaborava una versione coltissima del proprio stile, già fondato nello studio dal vero all'interno della sua Accademia bolognese. L'artista riesce a fondere le forme scultoree e potenti dei corpi dei diversi soggetti mitologici, a un vitalismo naturalistico inedito. Da qui, ha origine il classicismo barocco seicentesco degli allievi del Carracci, Domenichino, Guido Reni e Guercino, quest'ultimo, autore della Aurora (1621) nel soffitto del Casino Ludovisi, un'opera eseguita a tempera per non rinunciare a particolari effetti di luce.
Pietro da Cortona, con l'affresco di Palazzo Barberini, Il trionfo della Divina Provvidenza (1632-38), guarderà ai precedenti emiliani, Annibale Carracci, Lanfranco e Guercino.Aurora nel carro volteggia in cielo inquadrata da finte architetture, un gioco illusionistico e sensoriale di grande seduzione per gli artisti del barocco
La dottrina di Loyola invitava il fedele di entrare nelle scene narrate, contemplare i personaggi ed osservare i gesti, cercando di riconoscere sentimenti e pensieri. Per questo, l’immagine barocca diventa centrale nella preghiera e se Caravaggio rappresentava il dramma della scelta tra il bene e il male, tra Dio e il peccato, la Compagnia di Gesù incitava l'artista a far emergere la gioia della visione di un Dio che trionfava sulla morte.Nel XVI secolo i gesuiti, costituiti nell’ordine della Compagnia di Gesù da Ignazio di Loyola, furono i maestri ideologici del barocco
La visione del soprannaturale è uno dei temi più importanti del barocco romano, Dio si palesa all’uomo nella volta della Chiesa del Gesù, dove Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio, affresca il Trionfo del nome di Gesù (1676-79).
Per contemplare subito il divino, Bernini creava un enorme fulcro visivo a partire dalla cupola di Michelangelo, fino all'altare: due oggetti in bronzo e oro, il Baldacchino (1624-35) che inquadrata in prospettiva la Cattedra di San Pietro (1656-1666), un tripudio di pietre preziose, marmi colorati, vetri, legno e stucchi.Come due materne e accoglienti braccia, il colonnato di Bernini per San Pietro invita ad entrare nella grande chiesa papale costituita da numerose cappelle
Con la morte di Urbano VIII, Bernini era costretto a lasciar spazio all'architetto ticinese. Già allievo di Carlo Maderno con il quale perfezionò l'arte della scultura, Borromini è autore della superba facciata di Sant'Agnese, dell'Oratorio dei Filippini, della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, di Palazzo Spada, dei luminosi interni della basilica di San Giovanni in Laterano, del Palazzo di Propaganda Fide, del campanile di Sant'Andrea delle Fratte e di quello che è considerato il suo capolavoro, la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza (1642-1660).A San Pietro, manifesto del barocco romano, Bernini e Borromini collaborano per la prima volta e diventavano acerrimi rivali. Bernini incarna l'anima gioiosa, trionfante e teatrale del barocco, Borromini il lato dolente, tormentato e cupo
Mentre Bernini aveva optato per la combinazione di tutte le arti su vasta scala, Borromini lavorava soltanto con forme architettoniche, escludendo elementi coloristici e materiali ricchi, grazie al sapiente uso della luce.
La Chiesa del Santi Luca e Martina (1635-64), di Pietro da Cortona è un altro capolavoro architettonico del barocco, opera di questi "Stregoni", registi della nuova sensibilità artistica e culturale che hanno saputo imprimere un rinnovamento radicale e profondo al volto di Roma.
La messa in scena di un brano della tragedia Britannicus di Racine (1669), ambientata nella Roma antica, chiude questa puntata presentando il tema della morte.Dopo la festa, la cultura barocca svela il sentimento tragico del tempo raffigurato come un percorso inesorabile verso la fine. La fugacità della vita intesa come istante, agisce da monito e invita ad una sorta di contemplazione lugubre del memento mori
Opera chiave, l'Estasi di Santa Teresa (1645-52) del Bernini, nella cappella Cornaro (Santa Maria della Vittoria), scolpita in marmo e bronzo dorato.
Festa Barocca di Folco Quilici e Jean Antoine, direzione scientifica Paolo Portoghesi, consulenti C. N. Schultz, D. Bajon, consulenza per la storia del Teatro Franco Taviani, fotografia Riccardo Grassetti, commento musicale da brani classici d'epoca e composti e diretti da Francesco De Masi, voce di Riccardo Cucciolla. Prodotto da Antenne 2 TV France, Polytel International Hambourg, RAI Radio Televisione Italiana, Moana Roma, ITVD production Parigi, TV Belga BRT, 1980-1982