Il mondo di Lele

La storica rubrica Sorgente di vita, curata dall'Unione delle comunità ebraiche italiane e in onda su Rai 2 fin dal 1973, già negli anni Ottanta del secolo scorso dedicava ad Emanuele Luzzati originali servizi 

Il mondo di Lele, a cura di Piera Di Segni, è un servizio su una mostra del 2017, allestita al Museo Ebraico di Genova e dedicata ai dieci anni della scomparsa di Luzzati. 
Viaggio nel mondo ebraico di Emanuele Luzzati, proponeva un  appassionante itinerario che portava in luce dei lati ancora poco considerati dell'identità dell'artista, un uomo che si definiva un  “ebreo non religioso” ma comunque attento alle tradizioni tramandate in famiglia di generazione in generazione.

I miei personaggi sembra che abbiano delle maschere. È un certo distacco che malgrado tutto io credo di avere sempre verso tutto. Per questo mi piace tanto il teatro, perché sono anche spettatore delle cose che mi toccano da vicino
Emanuele Luzzati

La curatrice, Danièle Sulewic, lei stessa scenografa e storica collaboratrice di Luzzati, con uno studio inedito inseriva l’artista nel contesto di radici ebraiche rintracciabili fra Piemonte ed Emilia Romagna.

La sfida di questa mostra è portare uno sguardo più ricco su una figura che in tanti conoscono, ma non troppo in profondità. È lo sguardo su un uomo che è stato di esempio per tanti, me compresa, anche oltre la sua dimensione artistica. Un vero e proprio maestro 
Danièle Sulewic

Oltre ai rari materiali provenienti dall'archivio di famiglia, da fonti private e dal Museo Nahon di Gerusalemme, la mostra, consentiva di poter conoscere da vicino i lavori di Luzzati per la sinagoga di Genova. Sono opere risalenti agli anni Cinquanta, a partire dalle vetrate della Sinagoga Grande, fino alle formelle in ceramica del pulpito, entrambe dedicate alle dodici Tribù di Israele. Il Parokhet invece, un grande arazzo che ricopre l’armadio dei i Rotoli della Legge e dedicato a Genova e Gerusalemme, fu realizzato vent'anni dopo.
Nella svariata produzione di Luzzati il tema ebraico è sempre presente, dalle storie della Bibbia alle feste, dalle chassidiche alle figure dei rabbini, tutto è reso gioioso e positivo. 

Ogni religione, ogni popolo ha qualche cosa da raccontare e da dare agli altri. La vita e il mondo, funzionano finché c'è scambio, se rimaniamo chiusi nel nostro mondo siamo destinati a finire. Forse una volta si era obbligati ad essere chiusi perché ci obbligavano, non volevano che avessimo contatti con gli altri, ma oggi che possiamo, dobbiamo dare qualche cosa della nostra religione e saggezza. E prendiamo anche dagli altri !
Emanuele Luzzati