Luzzati: dalla fiaba all'Oscar
Antonella Capitani presenta Luzzati, 2010
L'esposizione costituiva un terzo appuntamento, preceduta da "Lele Luzzati Atto I", dedicata alle opere di Gioacchino Rossini (2007-2008) e "Lele Luzzati Atto II" (2009), incentrata sul mondo della danza.Nel 2009 l'Università di Pisa progettò la mostra 'Lele Luzzati Atto III. Un mondo di fiaba'
Dopo un attento studio scientifico del materiale dell'archivio Luzzati condotto dall’Università di Pisa, all’interno di un progetto di catalogazione di Antonella Capitani, la Fondazione Cerratelli, promuoveva la mostra sul maestro genovese aprendo gli armadi che conservavano numerose memorie di collaborazioni.Io racconto come posso e come mi piace e confesso che mi diverto. Se poi riesco a comunicare anche col pubblico, a divertirlo, tanto meglio, se no, pazienza ! L’importante è essere se stessi
Emanuele Luzzati
La sua Cenerentola del 1978 al Teatro Margherita di Genova, fu un trionfo. Cerratelli ricordava l’animo nobile e gentile di Luzzati che, in poche ore, stringeva l'intesa con i sarti e dopo qualche giorno, assisteva alle prove stampa del tessuto subito confezionato nei primi prototipi di costume teatrale.Quando Luzzati dovette cimentarsi nella nuova avventura del teatro d'opera, scelse la più importante sartoria italiana, Cerratelli di Firenze, nella cui sede storica di via della Pergola; prima di lui c'erano andati de Chirico, Guttuso, Casorati e tanti altri impegnati nella realizzazione di costumi teatrali
Luzzati lavorò a più di cinquecento scenografie per prosa, lirica e danza, realizzate per i principali teatri italiani e stranieri. Queste scene e costumi, avevano precedenti nelle creazioni di personaggi particolari, figurine bizzarre che provenivano dalla sue fiabe, con caratteristiche, passioni e intrighi amorosi.Oggi l’archivio Cerratelli vanta un patrimonio di oltre settecento costumi a firma Luzzati, tutti perfettamente restaurati
Le tante Pulcinelle, Pinocchi, Re e Regine appaiono definite, colorate e sempre bizzarre ma nei modi garbati e incisivi con cui Luzzati faceva costume. Moltissimo il materiale grafico emerso dall'archivio, tra bozzetti e disegni preparatori che nella mostra, erano esposti affianco ai costumi di scena e le tavole per il cinema.In un'intervista, l'esperta studiosa luzzatiana, Antonella Capitani, spiega come l'artista abbia saputo muoversi agilmente fra linguaggi, tecniche, materiali e contesti estesi della cultura visiva contemporanea
FOTO DI COPERTINA
La gazza ladra, Emanuele Luzzati, bozzetto per libro © Archivio Luzzati