Edoardo Sanguineti e il caso Alberto Savinio
Letteratura italiana, 2000
Tratto dalla serie di Rai Educational, “La letteratura italiana di Edoardo Sanguineti” (2000), in questa puntata (“Il Novecento: la prosa”), il noto scrittore e critico genovese (1930-2010), fondatore del Gruppo 63, parla di Alberto Savinio.
Sanguineti, che si è occupato più volte del poliedrico artista, introduce velocemente le mille attività di Savinio e dice la sua prima opera letteraria, “Hermaphrodito” (1918), all’epoca pubblicata sui quaderni della rivista “La Voce”, già un “capolavoro” giovanile.
Tuttavia, l’opera che Sanguineti considera più “attraente” e originale è il testo pubblicato nel 1941, “Infanzia di Nivasio Dolcemare” (1941), che definisce una forma di “autobiografia travestita” (Savinio. Vita di Nivasio Dolcemare, prima e seconda parte).
Tuttavia, il testo più rilevante, “breve” e conciso, “che in poche pagine offre un’immagine piena di Savinio”, per Sanguineti è senza alcun dubbio, “La nostra anima” (1944), di cui l’attrice Irene Ivaldi qui legge un passo.
FOTO DI COPERTINA
Edoardo Sanguineti © ALBERTO CRISTOFARI/CONTRASTO
Sanguineti, che si è occupato più volte del poliedrico artista, introduce velocemente le mille attività di Savinio e dice la sua prima opera letteraria, “Hermaphrodito” (1918), all’epoca pubblicata sui quaderni della rivista “La Voce”, già un “capolavoro” giovanile.
Tuttavia, l’opera che Sanguineti considera più “attraente” e originale è il testo pubblicato nel 1941, “Infanzia di Nivasio Dolcemare” (1941), che definisce una forma di “autobiografia travestita” (Savinio. Vita di Nivasio Dolcemare, prima e seconda parte).
Tuttavia, il testo più rilevante, “breve” e conciso, “che in poche pagine offre un’immagine piena di Savinio”, per Sanguineti è senza alcun dubbio, “La nostra anima” (1944), di cui l’attrice Irene Ivaldi qui legge un passo.
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Edoardo Sanguineti © ALBERTO CRISTOFARI/CONTRASTO