Casa Serafini, un unicum che rischia di scomparire

In questo servizio di Anna Milan dell’Edizione del TG 1 ore 20 andata in onda il 22 luglio 2023 vi proponiamo un breve excursus nella casa laboratorio dell’artista, architetto e designer, Luigi Serafini, autore del Codex Seraphinianius, una sorta di enciclopedia della fantasia. Pubblicato per la prima volta nel 1981 dall’editore Franco Maria Ricci, dopo diverse ristampe ancora oggi riscuote un successo mondiale. Il volume è così diventato un cult, particolarmente ricercato da un pubblico giovane che esibisce sui social media i tatuaggi che riproducono le invenzioni di CODEX SERAPHINANUS sui loro corpi. 



Tra i fan dell’artista c’erano, tra gli altri, Federico Zeri, Italo Calvino e Federico Fellini (per il quale disegnò la locandina del suo ultimo film, La Voce delle Luna).


Nell’appartamento-studio dell’artista, che si trova a Roma a due passi dal Pantheon, è custodito il suo lavoro di quarant’anni: tele, sculture, creazioni meccaniche e ceramiche insieme a bozzetti, disegni e invenzioni varie. La sua dimora, oggetto di diverse pubblicazioni e di articoli sia in Italia che all’estero, è considerata l’essenza e la summa della sua poetica. Ora rischia di scomparire, di essere cancellata in seguito alla decisione della proprietà di liberare il palazzo. 
 

Non è neanche più un’abitazione. È qualche cosa come un quadro, come una poesia… diventa immediatamente patrimonio della collettività. Quello che fa un artista, non appartiene all’artista ma appartiene agli altri”
Luigi Serafin




Contro lo sfatto dell’artista anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che nel servizio di Anna Milan proposto dal TG1 afferma:
“L’idea che una casa d’artista, che è più ricca di quella di Balla che è stata comprata e che comunque è un bene assolutamente unico, può essere utile anche nella prospettiva di un acquisto dello stato.” 

 Luigi Serafini", continua Sgarbi, "ha disegnato un mondo che non c’è. Ma un mondo talmente meraviglioso che migliora il mondo che c’è. Forse delle persone intelligenti potrebbero capire che quell’appartamento ha un plus valore grazie all’opera di Serafini. Sarebbe come avere un appartamento con delle opere di de Chirico o Savinio che aumentano il valore dell’appartamento anche rispetto a una prospettiva pubblica.”