Omaggio a Enrico Baj 2003

Una panoramica sull'arte di Baj

Con un servizio del TGR Lombardia del 16 dicembre 2003, tratto dall'archivio di RAI TECHE, ricordiamo una mostra concepita come omaggio all'artista scomparso il 16 giugno dello stesso anno e alla sua opera.  

Ironico, dissacrante, grande intellettuale, Enrico Baj fu uno degli artisti italiani più importanti del Novecento.

Dal 17 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004, Milano ha reso omaggio all'arte di Baj con una grande mostra antologica articolata in quattro sedi diverse. Esposti oltre mezzo secolo di quadri e sculture realizzati tra il 1951 e il 2003.

Allo spazio Oberdan è stata presentata la parte migliore dei suoi lavori, comprese le prime sperimentazioni astratte del 1951, periodo in cui fondò il cosiddetto Movimento Nucleare.

Una sezione era dedicata ai celebri Generali. Militari con gradi e decorazioni che Baj, con sarcasmo, rese farseschi e grotteschi: un modo per sbeffeggiare il potere. Si tratta di collage realizzati assemblando corde, pietre colorate, merletti, medaglie e pezzi di tessuto. Esposte anche le opere degli anni del kitsch, con i paesaggi da cartolina invasi da misteriosi extraterrestri, i collage realizzati con frammenti di specchi, tessere di smalto e pietre colorate.

Negli anni ’60 si sviluppò il periodo antiborghese dei mobili, con lavori che raffiguravano comò e cassettoni. Baj fu anche scultore, come testimoniano le opere ideate con il Meccano e quelle legate al periodo dell’idraulica.


Enrico Baj La Neva, 2002

L’ultima parte della mostra era dedicata alle maschere tribali e ai totem, lavori realizzati con pezzi di recupero e frammenti riciclati. Un ritratto ironico, quello che, negli anni di fine millennio, Baj fece della società occidentale e della sua sempre più dilagante barbarie.

In copertina dettaglio dell'opera di Enrico Baj, Generale1961. Foto Gianni Ummarino