Enrico Baj. Frammenti di vita (4ª puntata)
La quarta puntata della miniserie Enrico Baj. Frammenti di vita, prodotta da Rai Cultura, che esplora il ricco universo artistico e umano di Enrico Baj, soffermandosi su temi fondamentali della sua opera e del suo percorso creativo. Attraverso la collaborazione con gli archivi di Enrico Baj, le riprese delle mostre diffuse BAJ. Baj chez Baj — ospitate al Palazzo Reale, a Savona e ad Albisola — e il prezioso materiale delle Teche RAI, il documentario restituisce la voce e l’arte di Baj.
Le testimonianze raccolte durante il convegno Arte e letteratura: Enrico Baj nel contesto culturale del secondo dopoguerra italiano, organizzato dall’Accademia dei Lincei il 31 ottobre 2024, ci guidano in un percorso che intreccia arte, storia e vita personale dell’artista.
In questa puntata:
Il linceo Antonio Sgamellotti descrive Baj come un intellettuale di grande spessore, capace di armonizzare due dimensioni centrali della sua vita: la letteratura e l’arte. La peculiarità della sua espressione artistica emerge nell’uso innovativo dei materiali, che riflettono la complessità e la ricchezza della sua visione creativa. Per Sgamellotti, questi materiali rappresentano una sfida e un’opportunità di ricerca: la loro varietà e stratificazione richiedono studi scientifici approfonditi per cogliere appieno la profondità dell’opera di Baj.
Grazie ai filmati storici dalle Teche RAI, assistiamo a Baj immerso nel suo processo creativo, circondato da pizzi, coccarde, fibbie, turaccioli, tubi e maschere che affollavano il suo studio. Roberta Cerini Baj, sua moglie, racconta con affetto questa "bulimia" creativa, ricordandolo mentre riempiva la cantina di materiali e si perdeva nei mercatini delle pulci alla ricerca di nuove ispirazioni.
Nei filmati di repertorio, Baj stesso illustra il potere trasformativo degli oggetti e il suo metodo artistico: “Io faccio del collage. Impiego materie indistinte come tessuti, legno, pezzi meccanici, o materie con un senso preciso, come medaglie.”
Bruno Corà, storico dell’arte, sottolinea come Baj rielabori le influenze del passato per creare un linguaggio originale. L’assimilazione del cubismo è evidente nelle sue reinterpretazioni delle Demoiselles d’Avignon e di Guernica, dove sperimentazione materica e ironia danno nuova vita a opere iconiche. Baj non si limita a riprendere le correnti artistiche, ma sviluppa una poetica personale capace di affrontare temi civili come la giustizia e la libertà, senza mai abbandonare una forte componente poetica e riflessiva.
Sono le parole pronunciate proprio di Baj che ci invitano a superare i confini della realtà conosciuta, accendendo il desiderio di esplorare l’ignoto: "Nuovi mondi, nuove avventure, nuove trasparenze ci attendono di qui e di là." Questa dichiarazione non è solo un invito, ma un manifesto di continua scoperta, che abbraccia tanto il percorso artistico quanto quello spirituale. Baj ci sprona a intraprendere un viaggio senza fine, aperto a visioni inedite e significati più profondi, rinnovando continuamente il nostro sguardo sul mondo e sull’esistenza.
In copertina: Un particolare di Guernica, (1970) di Enrico Baj
Per vedere le altre puntate della miniserie
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 1
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 2
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 3
Le testimonianze raccolte durante il convegno Arte e letteratura: Enrico Baj nel contesto culturale del secondo dopoguerra italiano, organizzato dall’Accademia dei Lincei il 31 ottobre 2024, ci guidano in un percorso che intreccia arte, storia e vita personale dell’artista.
In questa puntata:
Il linceo Antonio Sgamellotti descrive Baj come un intellettuale di grande spessore, capace di armonizzare due dimensioni centrali della sua vita: la letteratura e l’arte. La peculiarità della sua espressione artistica emerge nell’uso innovativo dei materiali, che riflettono la complessità e la ricchezza della sua visione creativa. Per Sgamellotti, questi materiali rappresentano una sfida e un’opportunità di ricerca: la loro varietà e stratificazione richiedono studi scientifici approfonditi per cogliere appieno la profondità dell’opera di Baj.
Grazie ai filmati storici dalle Teche RAI, assistiamo a Baj immerso nel suo processo creativo, circondato da pizzi, coccarde, fibbie, turaccioli, tubi e maschere che affollavano il suo studio. Roberta Cerini Baj, sua moglie, racconta con affetto questa "bulimia" creativa, ricordandolo mentre riempiva la cantina di materiali e si perdeva nei mercatini delle pulci alla ricerca di nuove ispirazioni.
Nei filmati di repertorio, Baj stesso illustra il potere trasformativo degli oggetti e il suo metodo artistico: “Io faccio del collage. Impiego materie indistinte come tessuti, legno, pezzi meccanici, o materie con un senso preciso, come medaglie.”
Il linceo Carlo Ossola riflette sull’uso del comico nell’arte di Baj, considerandolo un mezzo per trasformare la tragedia contemporanea in un linguaggio ironico e riflessivo. L’ironia non sminuisce la gravità della realtà, ma offre una prospettiva che consente di affrontarla con maggiore distacco e profondità. Questo approccio rende l’arte di Baj un invito a guardare il mondo con consapevolezza e leggerezza, anche nelle avversità.
Enrico Baj Femme d'après Picasso, 1969
Bruno Corà, storico dell’arte, sottolinea come Baj rielabori le influenze del passato per creare un linguaggio originale. L’assimilazione del cubismo è evidente nelle sue reinterpretazioni delle Demoiselles d’Avignon e di Guernica, dove sperimentazione materica e ironia danno nuova vita a opere iconiche. Baj non si limita a riprendere le correnti artistiche, ma sviluppa una poetica personale capace di affrontare temi civili come la giustizia e la libertà, senza mai abbandonare una forte componente poetica e riflessiva.
In queste parole si coglie il cuore pulsante della sua creatività, che non si limitava a essere un mezzo di espressione, ma un vero percorso di liberazione personale e rigenerazione interioreRoberta Cerini Baj, moglie e custode della memoria del suo lavoro, sintetizza con una frase la profondità dell’approccio artistico di Enrico Baj:
“Era un uomo libero, indipendente, che ha trovato nell'arte una via di libertà e terapia per l’anima.”
Sono le parole pronunciate proprio di Baj che ci invitano a superare i confini della realtà conosciuta, accendendo il desiderio di esplorare l’ignoto: "Nuovi mondi, nuove avventure, nuove trasparenze ci attendono di qui e di là." Questa dichiarazione non è solo un invito, ma un manifesto di continua scoperta, che abbraccia tanto il percorso artistico quanto quello spirituale. Baj ci sprona a intraprendere un viaggio senza fine, aperto a visioni inedite e significati più profondi, rinnovando continuamente il nostro sguardo sul mondo e sull’esistenza.
In copertina: Un particolare di Guernica, (1970) di Enrico Baj
Per vedere le altre puntate della miniserie
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 1
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 2
Enrico Baj. Frammenti di vita - Episodio 3