Enrico Baj "Il Diavolo" 1977
L'artista ospite nel programma satirico del 1977
Il programma televisivo "Il Diavolo", condotto da Anna Giolitti e Antonio Ghirelli, è stato un esperimento audace di satira politica e sociale, andato in onda nella seconda metà degli anni '70.
La puntata del 14 aprile 1977, in particolare, ha ospitato Enrico Baj, il celebre pittore italiano noto per la sua arte provocatoria e dissacrante. L'intervista offre uno spunto eccezionale per riflettere sulla sua visione del mondo e della società attraverso la sua pittura satirica.
Baj, lontano dai facili giochi di umorismo, esplora in profondità la crudeltà del potere e del consumismo, e riflette sulle dinamiche autoritarie e il condizionamento televisivo.
In un dialogo intenso con Ghirelli, Baj denuncia il consumismo come la nuova forma di oppressione, più subdola e pervasiva di qualsiasi altro potere.
Un incontro imperdibile con uno degli artisti più provocatori del XX secolo, che, attraverso la sua arte, ci invita a riflettere sulle fragilità della società contemporanea e sul ruolo dell'arte stessa come specchio delle contraddizioni del nostro tempo.
La puntata del 14 aprile 1977, in particolare, ha ospitato Enrico Baj, il celebre pittore italiano noto per la sua arte provocatoria e dissacrante. L'intervista offre uno spunto eccezionale per riflettere sulla sua visione del mondo e della società attraverso la sua pittura satirica.
Baj, lontano dai facili giochi di umorismo, esplora in profondità la crudeltà del potere e del consumismo, e riflette sulle dinamiche autoritarie e il condizionamento televisivo.
In un dialogo intenso con Ghirelli, Baj denuncia il consumismo come la nuova forma di oppressione, più subdola e pervasiva di qualsiasi altro potere.
La televisione, secondo Baj, è il vero "comandante" del nostro tempo, capace di creare una sorta di "ascolto senza risposta", distruggendo la possibilità di un confronto autentico e democratico.
Un incontro imperdibile con uno degli artisti più provocatori del XX secolo, che, attraverso la sua arte, ci invita a riflettere sulle fragilità della società contemporanea e sul ruolo dell'arte stessa come specchio delle contraddizioni del nostro tempo.