Chiara Dynys Melancholia
La personale dell'artista mantovana al MA*GA di Gallarate (VA)
La parola Melancholia fa riferimento al temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre caratteristico dell’artista, ai molteplici richiami alla storia dell’arte e a quella del cinema.
Nella mostra, a cura di Alessandro Castiglioni, la poetica dell’artista è sottolineata dalle suggestioni che le giungono da alcuni registi, da Roberto Rossellini a Lars Von Trier, da Jane Campion a Federico Fellini.
Tra le opere esposte anche il suggestivo ciclo dei Kaleidos, forme riflettenti che modificano la percezione e ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse in un caleidoscopio.
“Ciò che permea il mio lavoro – ha detto Chiara Dynys - è un sentimento di non appartenenza, un vuoto da collocare altrove, nella sofferta cornice del non sentirsi mai nel proprio posto. Ecco perché la scelta di quattro registi che raccontano tale disagio declinato in mondi diversi”.
fino all’8 maggio, MA*GA GALLARATE (VA)
museomaga.it
chiaradynys.com