Dante e Napoleone a Brescia
Una mostra a Palazzo Tosio – Ateneo
05 Mag 2021 > 15 Dic 2021
Ateneo di Brescia Accademia di Scienze Lettere e Arti con Fondazione Brescia Musei celebrano due miti a 700 anni dalla morte di Dante e a 200 anni da quella di Napoleone.
La mostra “Dante e Napoleone” , con oltre 80 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe e medaglie provenienti da collezioni pubbliche e private, a cura di Roberta D’Adda e Sergio Onger, indaga e confronta valori, ideali e sentimenti che si addensarono intorno ai due personaggi, descrive un’epoca, i suoi protagonisti, il collezionismo, le tendenze, tutto all’insegna di un comune denominatore: l’Europa.
Il culto per queste due figure e per gli ideali che esse incarnano trova diverse testimonianze nelle collezioni italiane ed europee che si vennero costituendo in particolare nell’Ottocento.
A Brescia, Il nobiluomo Paolo Tosio (1775 – 1842) raccolse nel suo palazzo, progettato da Rodolfo Vantini (prima sede della Pinacoteca cittadina a lui co-titolata, trasferita dal 1904 a Palazzo Martinengo e ora sede dell’Ateneo), un’importante collezione d'arte con capolavori di Raffaello, Lotto e Moretto, pittura fiamminga e nord europea, oltre a commissionare opere neoclassiche e romantiche, come alcune decorazioni parietali, intorno al mito di Dante e Napoleone.
Le opere selezionate per l’esposizione nelle raffinate sale neoclassiche della casa museo di palazzo Tosio sottolineano anche il motivo dell’interesse così largamente diffuso intorno ai due personaggiss: Alighieri come figura di riferimento per le aspirazioni civili e identitarie della nazione, della quale il poeta era considerato l’unificatore dal punto di vista linguistico; Bonaparte perché percepito come colui che, grazie alla costituzione della Repubblica prima e del Regno italico poi, aveva avviato un processo di formazione della coscienza nazionale che diede vita al Risorgimento e all'unificazione della Penisola.
Tra le opere in mostra anche un piccolo capolavoro romantico, il disegno riprodotto in copertina del catalogo di Luigi Basiletti (1780-1859), databile al 1821 e molto probabilmente eseguito dopo il fatidico 5 maggio, che rappresenta un Napoleone piccolissimo e in solitudine, sulla roccia di Sant’Elena, sopraffatto dagli elementi e dalla forza del destino, con lo sguardo rivolto all’oceano.
La mostra “Dante e Napoleone” , con oltre 80 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe e medaglie provenienti da collezioni pubbliche e private, a cura di Roberta D’Adda e Sergio Onger, indaga e confronta valori, ideali e sentimenti che si addensarono intorno ai due personaggi, descrive un’epoca, i suoi protagonisti, il collezionismo, le tendenze, tutto all’insegna di un comune denominatore: l’Europa.
Il culto per queste due figure e per gli ideali che esse incarnano trova diverse testimonianze nelle collezioni italiane ed europee che si vennero costituendo in particolare nell’Ottocento.
A Brescia, Il nobiluomo Paolo Tosio (1775 – 1842) raccolse nel suo palazzo, progettato da Rodolfo Vantini (prima sede della Pinacoteca cittadina a lui co-titolata, trasferita dal 1904 a Palazzo Martinengo e ora sede dell’Ateneo), un’importante collezione d'arte con capolavori di Raffaello, Lotto e Moretto, pittura fiamminga e nord europea, oltre a commissionare opere neoclassiche e romantiche, come alcune decorazioni parietali, intorno al mito di Dante e Napoleone.
Le opere selezionate per l’esposizione nelle raffinate sale neoclassiche della casa museo di palazzo Tosio sottolineano anche il motivo dell’interesse così largamente diffuso intorno ai due personaggiss: Alighieri come figura di riferimento per le aspirazioni civili e identitarie della nazione, della quale il poeta era considerato l’unificatore dal punto di vista linguistico; Bonaparte perché percepito come colui che, grazie alla costituzione della Repubblica prima e del Regno italico poi, aveva avviato un processo di formazione della coscienza nazionale che diede vita al Risorgimento e all'unificazione della Penisola.
Tra le opere in mostra anche un piccolo capolavoro romantico, il disegno riprodotto in copertina del catalogo di Luigi Basiletti (1780-1859), databile al 1821 e molto probabilmente eseguito dopo il fatidico 5 maggio, che rappresenta un Napoleone piccolissimo e in solitudine, sulla roccia di Sant’Elena, sopraffatto dagli elementi e dalla forza del destino, con lo sguardo rivolto all’oceano.