Fabrizio Plessi a Caracalla. Il segreto del tempo
I forni, le caldaie, i magazzini, una grande arteria sotterranea, fanno da contrappunto all’intervento dell’artista veneziano che propone una lettura visionaria dello spazio posto nelle viscere dell’imponente complesso delle Terme, in un progetto site-specific composto da dodici videoinstallazioni e integrato dalle musiche composte da Michael Nynam:
L’opera esprime tutta la sintassi profonda della poetica di Plessi, antinarrativa, evocativa, ed emblematicamente rappresentata dall’enorme libro virtuale che apre il percorso: catalogo in forma di immagini in movimento della storia dell’artista. Nelle videoinstallazioni gli elementi primordiali, acqua e fuoco, vento e lampi, si fondono con la tecnologia in un universo fluido. L’immagine sintetica, il suo supporto tecnologico, sono trattati come i materiali nobili che vi sono rappresentati:Sotto questo luogo così villico, così sereno, così meditativo, così assoluto, c’era un inferno, un inferno dantesco. Immagino questi carri con delle foreste intere che ogni giorno bruciavano… è come un’analisi, andare dentro alla profondità di un significato, di un luogo e ho voluto fare dodici stazioni, dodici portali in cui ci fosse questo senso del passato e questo senso del presente che si unissero, una simbiosi tra post-futuro e passato e ho cercato senza illustrare, senza narrare, di dare, invece, emozioni.
Fabrizio Plessi
Plessi a Caracalla. Il segreto del Tempo, Roma Terme di Caracalla fino al 29 settembre 2019L’antico è sempre presente nell’opera di Plessi, che usa il video come fosse una materia prima e lo mette a fianco del bronzo, del carbone, del legno, dell’acciaio… creando sempre e comunque un rapporto con l’archeologia, la storia, i materiali, l’architettura.
Alberto Fiz