Michelangelo Antonioni: 60 anni fa "L'avventura"
Bettetini, Casetti e Grasso sul film del regista ferrarese
In questo filmato del 1983, tratto dal programma Studio cinema (Rai due, tre edizioni successive a partire dal 1978), i critici Gianfranco Bettetini, Francesco Casetti e Aldo Grasso commentano i film più significativi della carriera di Michelangelo Antonioni.
L’avventura, realizzato nel 1960, è considerato il primo capitolo della famosa trilogia dei sentimenti che comprende La notte (1961) e L`eclisse (1962), a cui viene aggiunto idealmente anche Deserto rosso (1964). Racconta la vicenda di Anna, una giovane e ricca donna romana, interpretata dall'attrice Lea Massari, che scompare senza lasciare traccia durante una vacanza alle isole Eolie. Inizia così la ricerca della giovane. I personaggi attorno a cui si snoda l`intreccio sono Sandro, il fidanzato di Anna, interpretato da Gabriele Ferzetti, e una sua amica, Claudia, che ha il volto Monica Vitti. Il giallo della scomparsa di Anna diventa il petesto per analizzare l'insicurezza e l'incapacità di comunicare di Sandro e Claudia.
Il critico Francesco Casetti nel suo commento fa notare come lo stesso titolo simboleggi, più che un’avventura reale, una ricerca interiore di loro stessi da parte dei personaggi coinvolti nella storia. Aldo Grasso invece fa un'analisi sequenza per sequenza. Infine, Bettetini rintraccia nelle modalità con cui vengono filmati l’ambiente e il paesaggio, un efficace strumento di drammatizzazione.
L’avventura, realizzato nel 1960, è considerato il primo capitolo della famosa trilogia dei sentimenti che comprende La notte (1961) e L`eclisse (1962), a cui viene aggiunto idealmente anche Deserto rosso (1964). Racconta la vicenda di Anna, una giovane e ricca donna romana, interpretata dall'attrice Lea Massari, che scompare senza lasciare traccia durante una vacanza alle isole Eolie. Inizia così la ricerca della giovane. I personaggi attorno a cui si snoda l`intreccio sono Sandro, il fidanzato di Anna, interpretato da Gabriele Ferzetti, e una sua amica, Claudia, che ha il volto Monica Vitti. Il giallo della scomparsa di Anna diventa il petesto per analizzare l'insicurezza e l'incapacità di comunicare di Sandro e Claudia.
Il critico Francesco Casetti nel suo commento fa notare come lo stesso titolo simboleggi, più che un’avventura reale, una ricerca interiore di loro stessi da parte dei personaggi coinvolti nella storia. Aldo Grasso invece fa un'analisi sequenza per sequenza. Infine, Bettetini rintraccia nelle modalità con cui vengono filmati l’ambiente e il paesaggio, un efficace strumento di drammatizzazione.