Romanzi senza parole
Spunti letterari per il cinema muto
Attingendo alla letteratura fin dalle sue origini, il cinema, invece che documentario o semplice intrattenimento, è stato da subito una forma d`arte. Nel filmato di repertorio, tratto dal programma del 1969 Letteratura italiana. Cinema e letteratura, Giuseppe Sala ci conduce alle origini del rapporto che pagina scritta e grande schermo hanno intessuto nel corso del secolo scorso.
Ed ecco i "film d`art", prodotti agli albori del Novecento in Francia ed interpretati da attori della Comédie Française. Poi le produzioni italiane Assunta Spina e Sperduti nel buio, il primo ispirato ad una novella di Salvatore Di Giacomo, il secondo ad un dramma di Roberto Bracco.
Il filone cinematografico italiano, come testimoniano queste rare immagini, si muove in quegli anni tra verismo e sentimento ed arriva fino alla tematica dannunziana di Cabiria, diretto nel 1914 da Giovanni Pastrone con le didascalie dello stesso Gabriele D'Annunzio. Infine la corrente illuminista e umanitaria del cinema muto svedese nel Carretto fantasma di Victor Sjöström, ispirato ad un racconto di Selma Lagerlörf.
Ed ecco i "film d`art", prodotti agli albori del Novecento in Francia ed interpretati da attori della Comédie Française. Poi le produzioni italiane Assunta Spina e Sperduti nel buio, il primo ispirato ad una novella di Salvatore Di Giacomo, il secondo ad un dramma di Roberto Bracco.
Il filone cinematografico italiano, come testimoniano queste rare immagini, si muove in quegli anni tra verismo e sentimento ed arriva fino alla tematica dannunziana di Cabiria, diretto nel 1914 da Giovanni Pastrone con le didascalie dello stesso Gabriele D'Annunzio. Infine la corrente illuminista e umanitaria del cinema muto svedese nel Carretto fantasma di Victor Sjöström, ispirato ad un racconto di Selma Lagerlörf.